FILIPPO DONATI
Politica

Il nuovo consiglio comunale di Ravenna: ai dem vanno 16 seggi

Il Pd, che potrà contare anche sul voto del sindaco, ha la maggioranza nel parlamentino cittadino. Fratelli d’Italia, all’opposizione, avrà sei rappresentanti. Sfuma l’elezione per Marisa Iannucci

Torna in consiglio Daniele Perini

Torna in consiglio Daniele Perini

All in: nella tornata elettorale in cui il Pd ha letteralmente sbaragliato gli avversari, conquistando sedici consiglieri comunali, le liste alleate sono tutte riuscite nella non semplice impresa di non finire fagocitate, e anzi di eleggere ciascuna un proprio consigliere. Ce l’hanno fatta il Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra e il Pri – per il ruolo di secondo partito è stata una volata a tre, che ha visto i pentastellati sopravanzare i rossoverdi di appena un’incollatura – ma anche la civica Ama Ravenna e il blocco europeista di Progetto Ravenna. Il Pd, come detto, porta in consiglio comunale sedici eletti, i quali, considerando il sindaco Barattoni (che per diritto siede e vota in assemblea), raggiungono quota diciassette, vale a dire la metà più uno dei componenti dell’assise.

Fra i dem il campione di preferenze è stato il sindaco facente funzioni Fabio Sbaraglia: con 1.211 voti è l’unico del mezzo migliaio di candidati a toccare la quarta cifra, oltre allo storico re delle preferenze Massimo Cameliani, arrivato a 1.031, più di coloro che già facevano parte della giunta. Insieme a loro siederanno in consiglio le assessore uscenti Federica Del Conte e Federica Moschini, oltre a Greta Cavallaro, Petia Di Lorenzo, Luca Cortesi, Francesca Impellizzeri, Domenico Antonio Esposito, Livia Molducci (pure lei componente della giunta), Igor Bombardi, Gianmarco Buzzi, Idio Baldrati, Nicolò Pranzini, Fama Lo e Michela Venturi (nel caso qualcuno dovesse essere ‘promosso’ in giunta, prime dei non eletti sono Maria Gloria Natali e Federica Savini). Nel Movimento 5 Stelle fa il boom il consigliere Giancarlo Schiano, che con 341 voti quasi doppia l’assessore uscente Igor Gallonetto, arrivato secondo con 187: i due potrebbero dunque avvicendarsi l’un l’altro sia in giunta che in consiglio. Exploit tra le fila di Alleanza Verdi Sinistra per Nicola Staloni, 38enne ferroviere, che con 237 preferenze rifila cento voti di distacco ai compagni d’avventura. Tra le fila del Pri il più votato è il veterano Giannantonio Mingozzi. L’ex-vicesindaco, ora presidente del terminal container, è seguito da Andrea Vasi, a quota 244. Regina delle preferenze fra gli europeisti di Progetto Ravenna è Barbara Monti, componente del cda di Acmar.

Daniele Perini si conferma consustanziale alla lista civica Ama Ravenna: degli 2.174 elettori ben 685 hanno scritto il suo nome sulla scheda. A destra Fratelli d’Italia ha monopolizzato la competizione: il partito di Giorgia Meloni conquista cinque consiglieri (Patrizia Zaffagnini, Mauro Falco Caponegro, Renato Esposito, Pietro Maria Moretti e Anna Adele Greco), i quali siederanno al fianco di Nicola Grandi in quello che sarà il secondo più corposo gruppo. Forza Italia e Viva Ravenna conquistano ciascuna un seggio, con Alberto Ancarani per gli azzurri (è il più votato dell’intero centrodestra) e Filippo Donati per la civica. Completano il quadro delle opposizioni Veronica Verlicchi, Alvaro Ancisi e Gianfranco Spadoni, come da pronostico primo dentro Lista per Ravenna. Non entra in consiglio, invece, Marisa Iannucci: la sua lista non ha superato il 3%.