Cervia (Ravenna), 30 gennaio 2013 – Un paracadute è stato trovato, nel primo pomeriggio, in Adriatico, 15 chilometri al largo di Cervia, dalle squadre impegnate nelle ricerche del caccia F-16 americano. Sono in corso verifiche per capire se si possa trattare del paracadute del pilota, o comunque di una dotazione dell’aereo americano.

 

La Air Force degli Stati Uniti ha diffuso l’identità del pilota del caccia F-16 scomparso lunedì durante una missione di addestramento sul mar Adriatico. Si tratta del capitano Lucas Gruenther del 31esimo stormo della base di Aviano, dalla quale l’aereo era decollato. Era il responsabile della sicurezza della squadriglia. Secondo quanto riportano in queste ore alcuni media americani, la moglie starebbe aspettando il loro primo figlio. Nella giornata di lunedi’ i parenti del pilota sono stati avvisati dell’accaduto.
 

Il portavoce del 31esimo Fighter Wing, il sergente capo Michael O’Connor, si è rifiutato di fornire età e luogo di origine del pilota; secondo il quotidiano californiano ‘The Modesto bee’ l’uomo sarebbe di Twain Harte, in California. Ieri la Air Force ha fatto sapere che le squadre di salvataggio italiane hanno recuperato dall’Adriatico dei resti (guarda le foto) che si pensa appartengano all’F-16, precisando tuttavia che non c’è traccia del pilota. Le ricerche proseguono.

Le ricerche con i mezzi messi a disposizione dalla Capitaneria di porto e Guardia costiera di Ravenna sono proseguite tutta la notte. Il mare è calmo, ma una fitta nebbia questa mattina ha impedito all’elicottero della Guardia di Finanza di perlustrare la zona. I sommozzatori si sono immersi nuovamente questa mattina. Dopo un giorno di ricerche, i mezzi impiegati hanno esteso il campo d’azione a Sud, fino a Pesaro e Fano. Dopo i ritrovamenti ieri di alcuni pezzi del velivolo militare da parte di un peschereccio, non sono stati trovati altri resti. Oggi un team di esperti delle forze militari americane si recherà a Cesenatico per supervisionare il materiale ritrovato, presumibilmente una parte della carlinga dell’F16. La base americana partecipa con due aerei. Proprio l’abbondanza di unità, secondo quanto riferisce la Capitaneria, ha spinto ad allargare lo spettro delle ricerche a Sud. Scott J. Zobrish, comandante del 31esimo stormo, ha ringraziato le autorità italiane per l’impegno e ha assicurato di fare tutto il possibile per trovare il pilota disperso.

Le ricerche del caccia F16 precipitato lunedi’ sera in Adriatico al largo di Ravenna proseguiranno anche durante la notte. Lo sottolinea la Guardia costiera, precisando che per domani e’ atteso l’arrivo di una unita’ della Marina militare italiana specializzata in ricerche subacquee, per compiere una ricognizione ad ampio raggio dei fondali. Il mezzo subacqueo si aggiungera’ alle altre unita’, italiane e statunitensi, che sono gia’ impegnate nelle ricerche del velivolo e del suo pilota.