Conselice, 18 febbraio 2014 - Come era lecito attendersi, anche la seconda consistente ondata di piena che nell’arco di una decina di giorni ha interessato i fiumi della nostra provincia ha lasciato il segno. Gli effetti più vistosi riguardano ancora una volta il fiume Reno in prossimità del ponte della Bastia, lungo la statale Adriatica alle porte di Lavezzola e al confine tra la nostra provincia e quella di Ferrara. E’ bastato infatti attendere che il livello dell’acqua tornasse alla normalità per notare un ulteriore, importante, smottamento, di decine di metri di golena a ridosso del ponte stesso.

Come hanno sottolineato alcuni residenti mostrando come prova alcune foto, i vistosi mulinelli d’acqua che si sono formati durante il transito dell’enorme massa d’acqua hanno ‘mangiato’ ulteriormente entrambe le sponde creando altrettante impressionanti anse naturali.

I gorghi a loro volta si formano a causa di un altro effetto della piena, nella fattispecie l’ennesimo tappo (in questa circostanza ancor più compatto) formato da tronchi, rami e detriti di ogni genere, attualmente a ridosso dei tre dei complessivi otto piloni del ponte. Un ammasso che, nonostante svariati appelli lanciati anche a mezzo stampa da residenti e utenti della strada, continua a ripresentarsi ogni volta che il fiume si ingrossa. 

Luigi Scardovi