Jovanotti annulla il concerto. Il medico: "Stop per stress alle corde vocali"

Ecco diagnosi e prognosi del foniatra ravennate Franco Fussi

Il foniatra Franco Fussi visita Jovanotti

Il foniatra Franco Fussi visita Jovanotti

Ravenna, 17 aprile 2018 - Tanto stress vocale, al quale si è sommata la stanchezza dovuta ai due concerti in 48 ore e le corde vocali di Jovanotti sono andate, diciamo così, ‘in riserva’. Tanto da costringere Lorenzo Cherubini ad un blitz nello studio del foniatra ravennate Franco Fussi, uno dei massimi esperti nazionali in materia e noto angelo custode della voce dei vip (è lui, per inciso, ad aver ‘rimesso in piedi’ a tempo di record una Laura Pausini resa afona da una brutta laringite consentendole di partecipare a Sanremo 2018). Una visita lampo, al termine della quale è arrivata la diagnosi tanto temuta dal cantante: mini-edema alle corde vocali. Morale della favola - come annunciato a malincuore dallo stesso musicista attraverso i propri canali social - riposo forzato e show in programma ieri sera all’Unipol Arena, terza ‘replica’ bolognese del Lorenzo Live Tour, annullato. Recupero fissato per il 4 maggi.

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Professor Fussi, i fan vogliono sapere. Rivedremo presto il ‘Jova’ sul palco?

«Certamente, è un guerriero, ha già iniziato la terapia. Giovedì il suo tour ripartirà da Roma e sono certo che sarà al 100%»

Quando l’ha chiamata?

«Mi ha cercato sabato sera, alla fine del secondo concerto bolognese, la voce veniva meno e mi ha contattato chiedendomi se potevo visitarlo il giorno successivo, domenica. Purtroppo ero a Napoli per un convegno e quindi, dopo avergli suggerito un totale riposo, ossia stop ad interviste e a qualsiasi attività che potesse sforzare ulteriormente le corde vocali, gli ho detto di raggiungermi in studio a Ravenna stamattina (ieri per chi legge ndr)».

Era la prima volta che lo visitava?

«No, seguo Lorenzo da almeno 5-6 anni, la voce è uno strumento, va allenata, tenuta in esercizio, curata e preservata. Con Lorenzo, così come con altri suoi colleghi che lavorano con la voce, c’è un rapporto di collaborazione medico-professionale che va in questa direzione».

Esattamente cosa ha provocato il problema alle corde vocali di Jovanotti?

«In poche ore sono state ampiamente sollecitate. Tra prove, concerti ravvicinati - e nel caso di Lorenzo si parla di show di quasi 3 ore - interviste, stanchezza e quant’altro, lo stress vocale è stato notevole. Già sabato sera, prima di iniziare la seconda replica, era vocalmente affaticato, gli sforzi durante la performance hanno fatto il resto».

Su Instagram abbiamo visto Lorenzo nel suo studio con una mascherina sul viso. Lui, nonostante tutto, non ha perso il sorriso e lei non ha perso tempo, cure immediate…

«In questi casi, prima si parte con la terapia meglio è. C’è uno stato infiammatorio da sforzo occasionale, un piccolo edema, ma sono certo che si riassorbirà rapidamente con il riposo. Detto questo, Lorenzo, come tutti sappiamo, è un guascone e nonostante la delusione per aver dovuto annullare il concerto, peraltro mi risulta fosse la prima volta che gli capitava un inconveniente del genere durante un tour - era molto ottimista, come il sottoscritto, in vista del recupero».

Nel mondo dello spettacolo vige solitamente la legge del ‘the show must go on’. In questi casi però è sempre meglio fermarsi?

«Riposo e terapia sono fondamentali, il rischio è che poi l’infiammazione peggiori ulteriormente e che si vadano a mettere seriamente in pericolo le corde vocali».