Mostra del Cinema di Venezia, arriva il nuovo film di Ancarani

Il regista ravennate è in concorso nella sezione Orizzonti con il lungometraggio ‘Atlantide’

Yuri Ancarani

Yuri Ancarani

Ravenna, 3 settembre 2021 - Si intitola ‘Atlantide’ il nuovo film di Yuri Ancarani a Venezia. Un film che racconta l’isola così "come la vede e vive un veneziano di 16 anni, come la vedono e vivono tutti i veneziani, una prospettiva che ho avuto la fortuna di poter conoscere osservando e conoscendo la vita degli adolescenti in laguna", spiega il regista. Ancarani, film-maker e video artista ravennate che espone le sue opere in tutto il mondo, presenta un film che unisce i linguaggi della fiction e del documentario e che è interpretato da un cast quasi interamente di attori non professionisti.

La pellicola è in concorso in Orizzonti, alla Mostra internazionale del Cinema, con una uscita prossimamente in sala distribuita daI Wonder Pictures. Ancarani abituato, oltre che alle mostre nei più importanti musei, ai grandi festival e ai premi internazionali, da Locarno a Clermont-Ferrand, era già stato al Lido nel 2010 e 2011 con due corti, ‘Il capo’ e ‘Piattaforma Luna’. Questo è il suo debutto con un lungometraggio, prodotto da Dugong Fikms e Rai Cinema, per una storia che ruota intorno a quello che "è da generazioni un vero rito di passaggio" per tanti giovani veneziani, legato alle giornate in barchino, i piccoli motoscafi lagunari trasformati da molti ragazzi in bolidi da competizione.

Il protagonista è Daniele (Daniele Barison), giovane di una delle isole della laguna, Sant’Erasmo. Vive di espedienti, e viene emarginato anche dal gruppo dei suoi coetanei e dai loro svaghi che ruotano intorno soprattutto alle ore passate nei barchini "fra trap, snack e luci Led", aggiunge Ancarani, nella colonna sonora c’è ‘Magazinè della Dark Polo Gang, e come coautore delle musiche originali c’è il produttore del collettivo, Sick Luke.

Nel cast anche Maila Dabalà, Bianka Berenyi e Jacopo Torcellan. I ragazzi del film quasi tutti non attori (a parte Bianka Berenyi) "vivono nelle isole della laguna, come Pellestrina, Burano, Venezia, Murano Sant’Erasmo – aggiunge il regista –. Ho scelto Daniele come protagonista perché con il suo volto, il suo sorriso riusciva a trasmettere tutta la sofferenza che avevo l’esigenza di rappresentare".

Si conosce "uno stile di vita a Venezia ‘segreto’, perché è difficile da vedere e comprendere per chi non appartiene realmente alla laguna" aggiunge Ancarani, che ha terminato le riprese nei mesi di pandemia, "quando Venezia era un deserto, senza turisti. Un aspetto che appartiene anche alla vita dei veri veneziani che hanno con loro contatti minimi".