Baroncini è solo spettatore dei Mondiali

L’atleta massese, che avrebbe partecipato alla competizione in corso in Australia, fermato da una doppia frattura a braccio e spalla

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Aveva sognato che il suo primo anno da professionista, nelle vesti di campione del mondo Under 23, andasse diversamente. Ma la sfortuna si è accanita in maniera inesorabile con Filippo Baroncini, il ciclista di Massa Lombarda che tutto il mondo ci invidia. Dopo la frattura del radio del braccio destro, rimediata a inizio stagione alla ’Volta do Algarve’, in Portogallo, Baroncini è stato nuovamente costretto a fermarsi a fine agosto per una doppia frattura. Ancora il radio del braccio destro e la clavicola destra, fratturate in una caduta multipla nella Bretagne Classic. Filippo Baroncini è già stato operato alla clinica Toniolo di Bologna dal professor Giuseppe Porcellini, uno dei massimi esperti dell’arto.

"Purtroppo si è trattata di pura sfortuna – spiega lo stesso Baroncini – davanti a me si sono toccati due ciclisti e sono caduti: stavamo andando a circa 50 chilometri all’ora ed è stato assolutamente impossibile evitarli. Così sono stato sbalzato in avanti e mi sono procurato le due fratture. Quella al braccio è subito al di sotto della placca che già mi avevano fissato dopo la frattura di inizio anno. Così quella placca è stata rimossa e ne è stata fissata una più piccola. Per fortuna invece la frattura della clavicola è stata più semplice e non mi dà più fastidio. Purtroppo, però, devo considerare la mia stagione finita, anche perché se forzassi il rientro sarei sempre a rischio per partecipare solo al finale dell’annata. Non ne vale la pena".

Il rammarico è davvero tanto, anche perché Baroncini avrebbe partecipato sicuramente alla cronometro Under 23 del Mondiale che si sta correndo in questi giorni in Australia. Ma, ed è una certezza non una semplice illazione, anche alla prova su strada dei professionisti, come già aveva fatto in agosto al Campionato Europeo.

"È una bella batosta – prosegue il ciclista ravennate – anche perché ero davvero pronto per fare bene alla cronometro e sono convinto che avrei potuto dire la mia. Nella prova su strada sarei andato in appoggio, ma al primo anno da prof partecipare ad un Mondiale sarebbe stato belissimo. Visto che si corre in Australia, praticamente nella notte italiana, guardo i risultati soltanto al mattino: ora devo dimenticare in fretta questa amarezza e pensare a guarire, preparando al meglio il 2023".

Adesso per Filippo Baroncini è tempo di propositi per l’anno che verrà: "Inizierò prima la preparazione, visto che mi sto riposando adesso – conclude – in Australia o Argentina devo ancora vedere. L’obiettivo principale è sicuramente stare bene, poi partecipare ad un grande giro a tappe con la Trek Segafredo. Infatti ho il contratto anche per il 2023, quindi sicuramente resterò con loro. Poi mi piacerebbe restare nel giro della nazionale: le convocazioni in azzurro mi hanno sempre dato un grande piacere e sarei davvero contento di continuare".

Ugo Bentivogli