Buoni segnali per la Consar Rcm al ’Costa’ con Reggio Emilia

Finisce ancora in parità il test casalingo dei ravennati. Bene i ragazzi di Bonitta. nelle due frazioni centrali

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Consar Rcm RAVENNA

2

Conad Reggio EMILIA

2

(22-25, 25-14, 25-15, 19-25)

CONSAR RCM RAVENNA: Comparoni 12, Coscione 2, Bovolenta 6, Arasomwan 10, Pinali 12, Orioli 8; Goi (L); Pol 4, Mancini 2, Truocchio 6, Ceban 2, Orto (L2), Tomassini. All. Bonitta.

CONAD REGGIO EMILIA: Elia 5, Sperotto 2, Perotto 16, Meschiari 9, Bucciarelli 4, Suraci 15; M.Cantagalli (L), Torchia (L2); Mian 1, Mariano 3, Santambrogio 1. All.L.Cantagalli.

Note: Consar: bs 14, bv 6, m. 11, e. 11; Conad: bs 8, bv 7, m.10, e. 21. Durata sets: 22’, 23’, 21’ e 24’ per un’ora e 30’.

Confortanti squarci di sereno per una Consar Rcm che ha imboccato, col giusto spirito e con un’apprezzabile condizione atletica, la strada che in poco più d’una settimana porterà al debutto in A2. L’ennesimo pareggio (terzo consecutivo) in amichevole con una Conad Tricolore, che sarà fra le protagoniste del campionato, ha rilevato alcuni capisaldi sia per lo starting-six sia per la possibilità in mano a coach Bonitta di disporre di un paio di varianti interessanti. Si parte con Coscione regista e Bovolenta opposto, Comparoni e Arasomwan centrali, Orioli, Pinali schiacciatori; sul fronte opposto l’indimenticabile Luca ‘Bazooka‘ Cantagalli non può schierare – per guai fisici - il figlio Diego (opposto di grandi potenzialità) e il centrale polacco Maziarz, si affida all’esperto Sperotto in regia in diagonale con Suraci, l’ex Elia e Bucciarelli al centro, Meschiari e il carioca Perotto di banda. Tre frazioni con ritmo e clima agonistico da campionato: equilibrio nel set inaugurale con i reggiani più precisi e determinati nel finale. Capovolgimento di scenario nei ‘parziali’ centrali con i giallorossi, orchestrati da un ispirato Coscione, che hanno messo a frutto battute ficcanti (5 dell’alzatore Mancini hanno scombussolato la ricezione emiliana) e muri tempestivi. Nel set finale in campo ravennate un vero e proprio cambio delle linee che hanno meritato l’onore delle armi.