Ravenna, 11 luglio 2013 - Il logo è salvo, ma in realtà non c'erano pericoli. Questa mattina infatti, davanti al curatore del fallimento del Ravenna Calcio, Fabio Forconi, si è svolta l'asta che aveva come oggetto il marchio del Ravenna Calcio, quello con il logo del Comune racchiuso in un ovale rosso, ovvero l'unico che compare nel registro dei marchi nazionali tenuto dal ministero dello Sviluppo Economico, ufficio italiano brevetti e marchi.

L'asta se l'è aggiudicata per quasi 1.500 euro (oneri compresi) Giannantonio Mingozzi, vice sindaco di Ravenna e appassionato di calcio, in rappresentanza di un gruppo di sportivi ravennati che già nei mesi scorsi aveva rilevato in blocco dal fallimento tutti gli storici trofei del calcio ravennate per poi donarli all'attuale proprietà. Non si ha notizia invece dell'altro logo, quello storico (e amato dai tifosi) con i due leoni arrampicati sul pino e il motto latino 'Iterum rudent leones'.

“Mi fa piacere —? ha commentato Giannantonio Mingozzi — che, dopo il patrimonio di coppe e trofei della storia centenaria del Ravenna Calcio, riconsegnato alla nuova società grazie all'impegno degli stessi amici, oggi anche il logo ritorni patrimonio della nuova società, e glielo consegneremo, sbrigate le formalità burocratiche, tra qualche giorno. Ringrazio la società Virtus i cui responsabili avevano anch'essi presentato un'offerta, per aver rinunciato in sede di asta a qualsiasi rilancio: in fondo le nostre finalità erano analoghe, ma abbiamo convenuto che le loro risorse è bene spenderle per le attività del settore giovanile che tra l'altro coinvolge anche la nuova cooperativa del Ravenna Calcio presieduta da Giorgio Bartolini. Alla consegna del logo proprio a Bartolini, che faremo in municipio, saranno presenti anche i dirigenti della Virtus a significare un impegno in piena sintonia per il buon nome del calcio ravennate e della storia del Ravenna Calcio. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito anche a questa nuova acquisizione”.

I membri che hanno aderito a questa iniziativa sono Roberto Ridolfi, Gianluca Chiapponi, Paolo Strocchi, Andrea e Stefano Salvotti, Alder Antoniacci, Piero Roncuzzi, Renzo Righini , Achille De Pasquale, ai quali si sono aggiunti in questi ultimi giorni Gianni Bambini, Beppe Rossi, Bruno de Modena e Primo Bonetti.

Roberto Romin