Derby alle porte, c’è la difesa da blindare

Anche i rimbalzi sono i principali punti deboli dell’OraSì di coach Lotesoriere. E domenica c’è la Fortitudo al PalaDozza

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L’OraSì è ancora a caccia della propria identità a poche ore di distanza dal derby con la Fortitudo. Secondo i dettami dell’allenatore questa dovrebbe essere strettamente legata alla difesa, ma non sempre le prove sul campo lo hanno confermato. Con 85 punti a partita, quella giallorossa continua ad essere la difesa più battuta e quella che concede più rimbalzi agli avversari, circa 40, di cui 10 offensivi. Contro Ravenna gli avversari tirano col 53% da 2 e col 40% da 3, andando in lunetta mediamente 21 volte a partita. Numeri tra i più negativi del girone Rosso. Alcuni dati però evidenziano qualche progresso della squadra. Come quello delle palle perse, poco più di 11 a partita, e delle palle recuperate, quasi 8. Su quest’ultima voce incidono le rubate da Bonacini il quale, da solo, ne mette a referto 3 a partita. Tra i singoli l’uomo più in forma è proprio Bonacini il quale ha corsa, buone mani, mezzi fisici importanti e un motore inesauribile. Intenso difensivamente, al netto di qualche errore di frenesia, è il più continuo della squadra. Le avversarie sembrano invece avere improntato le partite sull’arginamento di Musso. Se prima il capitano andava a segno con facilità, da qualche partita è in difficoltà per la stretta marcatura che gli viene riservata. Petrovic è ancora altalenante, ma se trova fiducia, come domenica scorsa, è in grado di regalare prestazioni importanti su entrambi i lati del campo.

In difesa però è necessario maggiore dinamismo. Discorso diverso per gli americani. Anthony ha evidenti limiti fisici che non aiutano quando c’è da difendere forte, ma compensa con una migliore gestione della palla rispetto al passato recente. Lewis è ancora un oggetto misterioso. Ai tifosi non piace poiché gli viene rimproverata poca cattiveria a rimbalzo e una notevole mole di errori che commette ad ogni partita. Tutto vero, ma quando non è in campo, Ravenna soffre e i numeri continuano ad essere dalla sua parte. In crescita la panchina. Bartoli sembra avere trovato continuità mentre Bocconcelli contro Udine ha mostrato segnali di vitalità sia in attacco che in difesa, dopo una serie di apparizioni dimenticabili. Ora si tratta di confermare, segnando magari qualche tripla qua e là. La tifoseria si interroga sul mercato, ma di giocatori liberi ce ne sono pochi. Ci sarebbero gli ex Sergio e Oxilia, entrambi reduci da infortuni e forse abbordabili economicamente, ma per il momento la squadra resterà così.

Stefano Pece