E-Work, la salvezza è rimandata a venerdì

Playout, Faenza cade in trasferta contro San Giovanni Valdarno per i troppi black-out offensivi. Gara decisiva al PalaBubani

E-Work, la  salvezza è rimandata a venerdì

E-Work, la salvezza è rimandata a venerdì

San Giovanni Valdarno

61

E-Work Faenza

53

BRUSCHI SAN GIOVANNI VALDARNO: Schwienbacher 5, Tassinari 14, Lazzaro 2, Paulsson 5, Krivacevic 5, Milani ne, Missanelli 1, Bove 3, Garrick 19, Brezinova 7. All.: Matassini

E-WORK FAENZA: Franceschelli 4, Kunaiyi-Akpanah 17, Moroni 4, Cupido 7, Policari 3, Georgieva ne, Hinriksdottir 2, Baldi 2, Davis 2, Campisano 12. All.: Sferruzza

Arbitri: Ursi – Marzullo – Grappasonno

Note. Parziali: 12-15; 34-28; 43-37. Tiri da 2: VA: 927, FA: 1536; Tiri da 3: VA: 824, FA: 428; Tiri liberi: VA: 1923, FA: 1111; Rimbalzi totali: VA: 32, FA: 47 Uscita per falli: Cupido

Tutto da rifare per l’E-Work, caduta a San Giovanni Valdarno per colpa di una prestazione insufficiente e costretta ora a giocarsi tutto venerdì alle 20.30 al PalaBubani in gara 3. Una cosa è certa: con l’atteggiamento visto ieri sarà impossibile vincere anche contro una squadra più debole, ma che ha più ‘cattiveria agonistica’. Come era scontato, la Bruschi recupera la sua migliore realizzatrice Garrick, assente in gara 1 per un problema alla caviglia, al posto di Koizar. L’E-Work prova subito ad imporre i propri ritmi e si affida alle triple e a Campisano (8 punti per lei nel primo quarto con due ‘bombe’), ma le idee sono piuttosto confuse come dimostrano le 8 palle perse. Pure San Giovanni Valdarno non brilla intestardendosi troppo sulle triple e così Faenza passa a condurre 15-7. Purtroppo però l’E-Work si inceppa e le toscane ricuciono fino al 12-15.

Tra falli in attacco e palle perse incredibili (assurde quelle nate dal passaggio di Moroni dalla rimessa dal fondo direttamente nelle mani di una avversaria e l’infrazione di 8’’ dopo aver recuperato un rimbalzo difensivo), le faentine iniziano a trovarsi in balia di una avversaria che semplicemente mostra aggressività senza fare nulla di eclatante, subendo un break di 11-0 (21-31). Il canestro non arriva per 4 lunghissimi minuti e gli unici punti vengono dalla lunetta permettendo alle ospiti di inseguire 28-34 all’intervallo. Faenza rientra in campo piazzando un 6-0 in 3’20’’ che vale la parità (34-34) e che lascia ben sperare, ma è solo un’illusione. La squadra si blocca nuovamente incassando 9 punti e sbagliando l’impossibile andando sotto 34-43. Emblematico è che l’unico canestro arrivi a fil di sirena con una ‘mattonata’ di Kunaiyi-Akpanah da nove metri. La sua prima tripla stagionale vale il 37-43 dando fiducia alle manfrede e soprattutto alla pivot, assoluta protagonista nel secondo tempo. Ma l’inerzia non cambia. L’E-Work continua a sparare a salve e la Bruschi ne approfitta andando sul 48-39 nonostante debba rinunciare a Brezinova, uscita per un problema al ginocchio. Nel momento più difficile, quando Cupido esce per falli, arriva un piccolo break che riporta Faenza sotto 45-48 a 3’ dalla fine. A spezzare i ritmi è un gran canestro di Krivacevic per il 54-49 a 1’11’’ dalla fine che costringe coach Sferruzza al time out. Al rientro in campo Moroni commette infrazione di passi a 57’’ costringendo l’E-Work al fallo sistematico. Garrick è però glaciale e con un 88 dalla lunetta, non dando più speranze di rimonta alle avversarie: finisce 61-53.

Luca Del Favero