Ecco il Classe della linea verde: in campo sette giovani del vivaio

Più di metà della squadra che domenica ha pareggiato 0-0 col Castenaso in Eccellenza è nata negli anni duemila.

Ecco il Classe della linea verde:  in campo sette giovani del vivaio

Ecco il Classe della linea verde: in campo sette giovani del vivaio

Sette ‘prodotti’ del vivaio su undici. Tutti peraltro nati negli anni duemila. È successo al Classe, domenica scorsa, nel match casalingo del campionato di Eccellenza, pareggiato 0-0 contro il Castenaso. Che il club del presidente Antonio Cavina abbia da sempre puntato su una vocazione ‘giovanile’, è un dato di fatto, certificato nel corso degli anni. Del resto, la ‘cantera’ biancorossa, conta circa 300 tesserati e, storicamente, ‘produce’ atleti per tutte le categorie, da Claudio Rivalta (Atalanta e Torino in serie A), fino a Matteo Prati (oggi alla Spal), Eric Amedeo ed Elia Ballardini (Forlì), Luca Ercolani (Manchester United, poi Carpi, Catania e ora Fidelis Andria in C), Lorenzo Babbi (ex Piacenza e Lucchese, ora all’Olbia in C), Filippo Begliardi (prima in Svezia e ora negli Usa alla University of Massachusetts), Matteo Basti (portiere dell’Inter ora al Varesina in D) e Nicolas Laghi (ex Sassuolo, Chiasso, in C svizzera, e Imolese in C, ora alla Portuense).

Tuttavia, la soddisfazione di vedere così tanti atleti nell’undici titolare della ‘prima squadra’, è stata davvero tanta. Il tecnico Davide Succi – ex bomber di Ravenna, Bologna Cesena e Palermo, alla prima esperienza in panchina – ha sposato la causa. Una causa che va ben oltre il ‘classico’ progetto. E così, domenica scorsa, per la delicata sfida interna contro il Castenaso, complici le assenze dello squalificato Santucci e degli infortunati Maretti, Cappello e Tavolieri, mister Succi ha attinto a piene mani dal vivaio. In campo sono dunque andati Okonkwo e Merciari (2000), Frisari (2001), Polidori (2002), Stefani e Centofanti (2005) e Pirazzoli (addirittura 2006, cioè 17 anni non ancora compiuti), tutti nati e cresciuti nel vivaio del Classe. Ma non è finita. Nella distinta consegnata all’arbitro, tutti i giocatori di movimento erano nati dal 2000 in poi.

L’unico ‘fuori dal coro’ era il portiere Baldassarri, classe ‘99. Di più. Considerando anche i 9 giocatori della panchina, i prodotti del vivaio biancorosso erano complessivamente 12. Tre, ovvero Polidori, Pirazzoli e Graziani, sono residenti in paese. Come dire, al campo ci vanno in bicicletta. Tre sono anche i figli d’arte. Cristian Polidori, papà di Lorenzo, ha giocato (e segnato) per 21 anni fra i professionisti, con le maglie di Ravenna, Monza, Rimini, Pergocrema, Triestina, Carrarese, Imolese, Alessandria in serie C, e 2 anni e mezzo col Pisa in serie B. Fabio Frisari, papà di Filippo, è cresciuto nel vivaio del Bologna, ha giocato fra i professionisti con l’Iperzola, e poi nei dilettanti con Faenza, Imolese, Baracca Lugo e Low Ponte. Alessandro Stefani, papà di Lorenzo, è cresciuto nel vivaio del Cesena, poi ha giocato in C a Rimini.

Anche nello staff ci sono ‘parentele’ importanti. Il fisioterapista Pier Paolo Rossi è il fratello di Gian Maria, attuale portiere dell’Imolese, ed ex ravennate.