Evan Bros, a un passo il secondo Mondiale di fila

Moto Supersport, già oggi a Barcellona il team ravennate potrebbe fare il bis. Locatelli ha vinto nove gare su nove. Ieri terzo e quarto nelle prove libere

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MONTMELÒ (Spagna)

Oggi, scongiuri permettendo, potrebbero anche festeggiare il loro secondo mondiale consecutivo. E sarebbe una vittoria clamorosa, visto che mancano ancora 5 prove alla fine della stagione. Il bergamasco Andrea Locatelli, in sella alla Yamaha gialloblù del team ravennate Evan Bros, griffato Bardahl, ha vinto nove gare su nove in questa stagione, e guida la classifica iridata con 225 punti contro i 146 di Lucas Mahias e la sua Kawasaki del team Puccetti. I conti sono presto fatti: se oggi Locatelli ottiene 19 punti più di Mahias – il secondo in classifica, Cluzel è fuorgioco per la frattura di tibia e perone – è matematicamente campione del mondo e questo può accadere se vince e il transalpino arriva dal decimo posto in giù. Certamente impresa non semplice, visto che il francese in questa stagione è sempre stato tra i primi cinque, ma neppure impossibile, visto che le cadute sono sempre dietro l’angolo. In ogni caso se domenica sera Locatelli lascerà Barcellona con 100 punti (o più) di vantaggio, sarà matematicamente campione del Mondo. Barcellona è una pista nuova per tutti, quindi anche i tecnici della scuderia bizantina dovranno lavorare velocemente per trovare l’assetto migliore e portare Andrea Locatelli vicinissimo a quel titolo mondiale già ampiamente meritato.

Ieri Locatelli, su una pista bagnata nel pomeriggio, non ha voluto rischiare incidenti e si è piazzato rispettivamente 4º e 3º nelle due sessioni di prove libere a 258 millesimi dal leader Mahias. Fiducioso il team principal ravennate, Fabio Evangelista: "Scendiamo in pista a Barcellona per la prima volta il che ci ha reso impazienti di iniziare a lavorare e di scoprire il tracciato, nella speranza che il meteo sia migliore rispetto alle attuali situazioni. Vogliamo proseguire il trend super positivo dei primi cinque round e cercare di cogliere un determinato risultato, consapevoli del grande valore sia del pilota che del team". Ugo Bentivogli