Finisce l’era Vianello

OraSì,una grande stagione. Ora va programmato il futuro

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di Stefano Pece

Basket Ravenna, quale futuro? All’indomani della onorevole eliminazione nella semifinale playoff con Cantù, dei sorrisi e delle pacche sulle spalle, adesso è il momento di pensare al dopo Vianello. Dopo Vianello sì, perché è noto da tempo che il numero uno della pallacanestro ravennate lascerà la guida della società. Lascerà e dunque qualcuno dovrà raccoglierne il testimone, altrimenti i titoli andranno fuori città e la società ripartirà dal basso. Bottaro su questo argomento tiene la bocca cucita poiché non c’è ancora nulla di concreto, ma è risaputo che in via della Lirica si stia lavorando sotto traccia per trovare una cordata di imprenditori ravennati che abbia voglia e mezzi per cimentarsi nell’impresa, con Unigrà alla guida.

Nell’ambiente però non si avverte quel senso di urgenza che invece si percepiva l’anno scorso in questo stesso periodo. In altre parole esiste un moderato ottimismo verso una risoluzione positiva della cosa. Una cordata ravennate potrebbe portare anche alla conferma di Giorgio Bottaro nella veste di direttore generale creando continuità fra passato e futuro e soprattutto per farne il punto di contatto col territorio. Il mese caldo per definire la situazione è giugno, verosimilmente nelle prime tre settimane, poiché entro luglio andrà presentata la fideiussione per partecipare alla stagione successiva e sarà il nuovo soggetto gestionale a doverla esibire. Successivamente si penserà ai contratti.

Tutti in scadenza quelli dei giocatori e dello staff tecnico. Cinciarini sembra essere promesso sposo della Fortitudo, ma di giocatori si potrà parlare soltanto dopo che sarà definita la guida tecnica, vero punto nodale per la nuova dirigenza. Almeno su questo punto, Bottaro si sbilancia un po’: "Credo che chiunque subentri debba immaginare il futuro di Ravenna partendo da questo staff tecnico. Lotesoriere abbina qualità tecniche a una grande sensibilità e alla cura dei dettagli relazionali all’interno del gruppo e con l’ambiente esterno. È una persona garbata nei modi, ma al tempo stesso molto tenace e determinata. Farà una grande carriera".

Il dg giallorosso prosegue delineando i traguardi raggiunti dalla squadra quest’anno e dalla società in meno di un decennio. "È stata una stagione inaspettata in termini superlativi - afferma convinto -. Abbiamo raggiunto una semifinale di Coppa Italia vincendo la prima partita con soli quattro senior. Risultato al quale abbiamo aggiunto la semifinale playoff. In nove anni abbiamo raggiunto due volte le final eight di Coppa Italia, arrivando anche a giocarci il trofeo e abbiamo giocato due semifinali playoff. Siamo stati eliminati da società storiche come Virtus Bologna e ora Cantù, ma abbiamo a nostra volta eliminato realtà come Torino, Roma, Verona e altre. È tantissimo per una realtà come la nostra".

Bottaro chiude ringraziando il pubblico: "È stato un bellissimo anno. Abbiamo incassato il riconoscimento della comunità, l’affetto e la curiosità della politica cittadina, che si è avvicinata per la prima volta alla nostra società. Inoltre il fatto di giocare a Faenza ci ha permesso di arrivare a comunità dell’interno che prima erano difficili da raggiungere. Infine devo ringraziare i Leoni Bizantini, i Baghini, il Club Ravenna nel Cuore e gli sponsor perché ci sono stati sempre vicini e ci hanno supportato in maniera importante".