Giro d'Italia 2019, la corsa rosa torna a Ravenna. Ma senza l'arrivo

Il 21 maggio 2019 la partenza della decima tappa che arriverà a Modena

Giro d'Italia a Ravenna in una foto d'archivio Zani

Giro d'Italia a Ravenna in una foto d'archivio Zani

Ravenna, 24 settembre 2018 -  Il Giro d’Italia torna a Ravenna, anche se non ci sarà l’emozione del traguardo. Adesso è ufficiale. Dopo l’arrivo e la partenza del 2005 (furono tre giorni memorabili per il ciclismo ravennate) e dopo l’arrivo del 2011, la corsa rosa giunta all'edizione n.102, approda di nuovo in città con la partenza della decima tappa, la Ravenna-Modena di martedì 21 maggio 2019. Mancherà dunque il pathos dell’arrivo di tappa. Ci si accontenterà allora di una partenza. I ‘girini’ arriveranno in città per la partenza dopo il giorno di riposo e dopo aver disputato la tappa n.9, ovvero la Riccione-San Marino, cronometro individuale in calendario per domenica 19 maggio. La Ravenna-Modena di 147 km è una tappa completamente piana attraverso la Pianura Padana ravennate e bolognese. Si attraversano San Marco, Russi, Bagnacavallo, Lugo, Sant’Agata sul Santerno, Massa Lombarda, poi si entrerà nel Bolognese, con Sesto Imolese, Granarolo nell’Emila e Crevalcore. Seguirà infine l’avvicinamento veloce e completamente piatto alla città di Modena e fino alla probabilissima volata a gruppo compatto.

GIRO_22786317_153954 Il Giro d’Italia 2019 – le cui immagini televisive verranno distribuite e viste in 198 Paesi nei cinque continenti – partirà, sabato 11 maggio, dall’Emilia-Romagna e in particolare dal suo capoluogo Bologna dove prese il via esattamente 25 anni fa, nel 1994. Un progetto ad ampio raggio, concordato da Rcs Sport con la Regione Emilia-Romagna, che coinvolgerà buona parte del territorio regionale e nello specifico altre città di partenza e arrivo come Riccione, Ravenna, Modena e Carpi. La Corsa Rosa è in programma dall’11 maggio al 2 giugno ed avrà nel ravennate Davide Cassani, campione e Ct della nazionale di ciclismo che è alla guida dell’Azienda di promozione turistica regionale, uno dei protagonisti a tuttocampo. Mauro Vegni, direttore del Giro d’Italia ha spiegato : “Di concerto con la Regione, di non fare tre tappe consecutive in avvio ma di dare una connotazione particolare ad ogni frazione. La partenza da Bologna, con una cronometro, che parte dal centro e finisce sul San Luca dà un’identità forte a questa grande partenza. L’altra prova contro il tempo, da Riccione a San Marino, anch’essa molto impegnativa, sarà invece la tappa del vino e in particolare quest’anno dedicata al Sangiovese. Poi la Ravenna-Modena e la ripartenza da Carpi il giorno seguente, mostreranno altri luoghi e territori con le loro eccellenze storiche, culturali e culinarie”.