I muscoli del Ravenna da ricostruire

Per Colucci piove sul bagnato, classifica deficitaria e infermeria piena. Oltre a Bolis, altri otto giocatori vittime di infortuni

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Houston abbiamo un problema. Anzi, forse più di uno, ma quello degli infortuni muscolari comincia a diventare troppo evidente per far finta di niente. Certo, la cifra tecnica complessiva della rosa giallorossa resta mediocre; se poi però si ‘infierisce’ con un certo tipo di incidenti di percorso, allora la situazione diventa davvero complicata. I dati, prima di tutto. Dopo 13 giornate, su 11 stop decretati da questioni non disciplinari, 2 sono per Covid (Salvatori e Meli), 1 di natura articolare (Bolis, crociato anteriore, stagione praticamente finita) e ben otto per infortuni muscolari.

A questi va aggiunta la stretta attualità, perché, anche a Mantova, la sirena dei risentimenti muscolari si è accesa addirittura 4 volte: Franchini e Mokulu (usciti anzitempo), Jidayi (rimasto in campo per gli ultimi istanti del match) e Zanoni (che ha finito zoppicando). Nelle prossime ore, i casi saranno valutati più nel dettaglio, ma è già sicuro che, domenica prossima, per la sfida casalinga contro la capolista Padova, a prescindere dall’entità del problema, mister Colucci dovrà rinunciare al bomber Mokulu, squalificato per un turno per somma di ammonizioni. La patata bollente della questione legata agli infortuni è ora nelle mani del nuovo preparatore atletico Raffaele Gagliardo, che – contestualmente all’avvicendamento tecnico da Magi a Colucci – ha preso il posto di Giovanni De Maiti, rimasto al Ravenna per due anni e mezzo. Il ‘bollettino’ nudo e crudo è ovviamente oggetto di dibattito. Il portiere Tonti è stato fermo 4 turni ad inizio campionato (tra ola seconda e la quinta giornata) per problemi agli adduttori, prima della ricaduta (ma non recidiva) accusata a Cesena, che lo ha costretto a chiedere il cambio al 36’ del primo tempo sullo 0-0.

Bolis è stato costretto a marcare visita dalla quinta all’ottava giornata per questioni muscolari, prima del grave infortunio articolare (crociato anteriore del ginocchio) di domenica scorsa che in pratica ha posto fine alla stagione. Papa è rimasto ko dalla quarta all’ottava giornata per un guaio muscolare al quadricipite, conseguenza tuttavia di un contrasto di gioco con un avversario nel match casalingo contro la Vis Pesaro.

Martignago (quinta giornata) e Franchini (decima) hanno dovuto saltare un match ciascuno per problematiche muscolari. E per finire, Marchi (coscia) e Caidi (polpaccio) sono invece in infermeria da due giornate. Rispetto alla scorsa stagione – nonostante si sia chiusa in anticipo – il paragone è quasi clamoroso. Nelle prime 13 giornate, i problemi muscolari coinvolsero solo Giovinco (fuori 3 turni per un guaio agli adduttori), Sirri (1), Martorelli (6 turni ko, anche lui per noie agli adduttori) e Ricchi (1). Il resto furono solo ‘articolari’, ovvero ginocchia (Papa, Jidayi, Nigretti) e caviglie (Sabba e Pellizzari due volte).

Per tamponare l’emergenza legata agli infortuni, e per cercare di raddrizzare la pericolosa deriva determinata da una rosa con scarsa qualità (la zona retrocessione adesso è a -5), in via della Lirica si pensa ai rimedi. Considerando che il mercato di riparazione aprirà dal 4 al 31 gennaio, l’idea è quella attendere, visto che ci sarà maggiore scelta rispetto agli svincolati. Da affrontare ci sono però 4 gare, fra cui due scontri diretti ad altissima tensione: Padova, Fermana, Imolese e Perugia.

Roberto Romin