Il Faenza ha esonerato Moregola, Mosconi ha detto no all’Alfonsine

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Importanti novità per le panchine di Alfonsine e Faenza. Sono bastate 3 giornate di campionato per produrre i primi ribaltoni fra i dilettanti. La situazione più complicata è sicuramente quella che, in Eccellenza, sta vivendo l’Alfonsine, che – nell’anno del centenario – continua a giocare a San Zaccaria. Dopo le dimissioni di Raffaele Pizzo (2 partite di campionato perse contro San Marino e Savignanese, e una di Coppa Italia, vinta a Bellaria), sono arrivate anche quelle di Mauro Mosconi. A dire il vero, contrariamente a quanto annunciato dal dg Gabriele Colonnello, Mosconi non aveva preso possesso della panchina ufficialmente, tant’è vero che, nel match di Coppa Italia di mercoledì scorso contro il Tropical Coriano, così come domenica a Castiglione di Ravenna nel ko per 6-0 contro la Del Duca Grama, a dirigere le operazioni era stato Franco Biagio, allenatore dei portieri: "Tengo a precisare – ha spiegato Mosconi, peraltro presentato da Colonnello con tanto di foto – che non sono mai stato l’allenatore dell’Alfonsine. Non avevo firmato il tesseramento, perché mi volevo rendere conto bene della situazione tecnica e delle garanzie a livello economico. Gli allenamenti? Ne abbiamo fatto uno, martedì. Mercoledì la squadra ha giocato in Coppa, e io sono andato in tribuna; giovedì non ci siamo allenati; venerdì ho trovato 5 giocatori al campo; sabato niente allenamento e domenica la partita di Castiglione, che ho visto di nuovo dalla tribuna. Poi, molto gentilmente, mi ha chiamato Colonnello, per dirmi che non poteva garantirmi né i rinforzi per la squadra, né il compenso economico. E così, è finita prima di cominciare".

A Faenza invece, dopo l’1-1 casalingo con la Comacchiese, è stato esonerato Alessandro Moregola. Al suo posto, da oggi, ci sarà Nevio Valdifiori (nella foto), che torna in panchina dopo le 4 stagioni come responsabile del vivaio del Ravenna, e che debutterà domenica nella trasferta di Cervia: "È la prima volta dopo 12 anni – ha spiegato il presidente manfredo Gianandrea Missiroli – che esoneriamo un allenatore. I motivi? È una valutazione fatta dalla società rispetto ad una impostazione che riteniamo debba essere fatta in maniera diversa, ovvero privilegiare i nostri giovani. Con Moregola, non sempre ci siamo trovati allineati su certe scelte. L’obiettivo stagionale è di vertice, però la motivazione dell’avvicendamento tecnico, non risiede assolutamente in un risultato negativo conseguito sul campo, quanto in una filosofia, ovvero far giocare i ragazzi del nostro settore giovanile. Tengo a ringraziare Moregola – ha concluso Missiroli – col quale, sotto il profilo umano, ci siamo sempre trovati splendidamente. La divergenza è puramente tecnica".