Insulti razzisti alla partita juniores: Ravenna multato

Quattrocento euro e una gara a porte chiuse per offese a un assistente dell’arbitro durante una partita della squadra Juniores

Squadra juniores in allenamento, foto d'archivio

Squadra juniores in allenamento, foto d'archivio

Ravenna, 11 febbraio 2023 – Si ripetono in continuazione, gli insulti razzisti a giocatori, arbitri o assistenti arbitrali, soprattutto nelle categorie minori o nei campionati giovanili. Molto spesso si fa finta di niente, si alzano le spalle pensando che siano parole dettate dall’agonismo, dal momento, dalla situazione. Invece ogni parola razzista, ogni singola parola, ogni singolo insulto andrebbero puniti come prescrive la legge, sia quella civile o quella sportiva. Per una volta questo è accaduto.

È triste dirlo, ma proprio a Ravenna: un giovane arbitro della sezione di Forlì, Mattia Biandronni, ha sospeso per alcuni minuti la gara del turno scorso tra Ravenna e Tau Altopascio – peraltro vinta dai toscani 3-0 – valevole per il campionato Juniores Nazionale e disputata sul Comunale di Porto Corsini, campo designato dalla società giallorossa per le gare casalinghe della sua Juniores Nazionale.

L’assistente arbitrale in questione, Fabrice Audrey Djeukam Djomkam fa parte proprio di Ravenna: un arbitro effettivo della sezione di Ravenna intitolata al compianto Lorenzo Fabbri.

E per una volta assistente assieme all’altro ravennate Stefano Martini. L’arbitro non ha mancato di segnalare nel suo referto l’accaduto, tanto che il Ravenna è stato punito con 400 euro di multa. Multa alla quale si aggiunge anche l’obbligo di disputare la prossima gara interna a porte chiuse.

Ecco le parole dell’avvocato Aniello Merone, Giudice Sportivo per la Juniores Nazionale impresse sul Comunicato Ufficiale numero 56 dello scorso 7 febbraio: Ammenda e 1 Gara da disputare a porte chiuse per Ravenna Fc 1913 "Per avere un proprio sostenitore rivolto espressioni discriminatorie per motivi di razza nei confronti di un A.A., determinando la sospensione della gara per circa 3 minuti. Sanzione così determinata anche in ragione della fattiva collaborazione dei dirigenti locali ai fini dell’individuazione e allontanamento del soggetto reo della condotta".

Il Ravenna ha deciso di non fare ricorso contro la decisione del Giudice Sportivo, come si legge nel comunicato del club: "La società Ravenna Fc, nell’esprimere la propria solidarietà nei confronti dell’assistente arbitrale, ribadisce con fermezza come per gesti di tale viltà non ci sia spazio, non solo nel mondo dello sport, ma in tutta la società civile".

Dopo tale ferma condanna, il club prende una posizione riguardo l’accaduto: "Il Ravenna Fc è impegnato da anni nel trasmettere ai propri tesserati valori quali inclusività, rispetto e spirito di comunità, lottando contro ogni forma di razzismo o discriminazione. Siamo consapevoli che i vergognosi fatti riportati, siano atteggiamenti non imputabili a tutto il pubblico presente, ma di certo non possono essere tollerati. La società, accetta e condivide la sanzione ricevuta dal Giudice Sportivo, che peraltro rimarca la collaborazione da parte del Ravenna Fc nell’individuare il responsabile. In futuro sarà nostra cura valutare con grande rammarico soprattutto nei confronti dei ragazzi impegnati in campo, la possibilità di disputare le prossime gare del campionato Juniores a porte chiuse, qualora detti vergognosi atteggiamenti dovessero essere ripetuti".