Da Lugo alle nazionali giovanili azzurre passando dal Bologna. E’ il cammino percorso dal 14enne Darius Cristian Groza, nato all’ospedale lughese Umberto I il primo febbraio 2008. Attaccante mancino che, dall’alto dei suoi 192 cm per 77 kg, svetta già tra i suoi coetanei e non solo per la sua notevole statura, Darius è figlio di papà Dionisie e mamma Ioana, entrambi rumeni trasferiti da circa 20 anni in Italia dove si sono conosciuti e hanno deciso di creare una famiglia. E Darius si è avvicinato al calcio a poco più di 4 anni grazie al fratello Mattia, di due anni più grande, che già giocava con i colori dello Stuoie Lugo. Nel 2018 il primo bivio per la sua carriera sportiva: Darius che in un torneo con la maglia di Stuoie viene notato da un osservatore. Pochi mesi dopo arriva la chiamata del Bologna e il giovane lughese parte per la nuova avventura con una maglia sempre rossoblu, quella dei felsinei. A 10 anni lo sbarco al centro tecnico di Casteldebole dove si allenano le rappresentative del Bologna. E nell’Under 15 è andato a segno 16 volte, reti a cui assommare anche due assist. Le sue prestazioni non sono sfuggite agli osservatori azzurri. Così Darius è stato convocato all’Acquacetosa a Roma per uno stage della nazionale Under 15. E il 23 stage dopo il quale saranno diramate le convocazioni. Intanto il ragazzo frequenta il 1° anno all’Itis di Lugo e con grande costanza sale sul treno per Bologna 5 volte alla settimana per allenarsi con i rossoblu.
SportLa bella ’favola’ di Darius Groza, da Lugo alla nazionale giovanile