La Cbf Balducci non si ferma Ravenna battuta e scavalcata

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CONAD OLIMPIA TEODORA

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cbf BALDUCCI HR MACERATA

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CONAD OLIMPIA TEODORA : Morello, Piva 27, Assirelli 7, Torcolacci 12, Guasti 8, Kavalenka 10, Rocchi (L); Poggi 2, Monaco, Guidi 1, Giovanna. NE: Missiroli, Grigolo. All. Bendandi.

CBF BALDUCCI HR MACERATA: Pomili 17, Martinelli 6, Renieri 10, Lipska 15, Peretti, Rita 10, Bisconti (L); Giubilato, Galletti 1, Mancini, Maruotti. NE: Pirro e Sopranzetti. All. Paniconi.

Arbitri: Serafin e Lorenzin.

Parziali: 25-18, 16-25, 19-25, 25-14, 10-15.

Al termine di due ore di gioco che non finiranno nelle videoteche degli esteti della pallavolo, la Cbf Balducci Macerata conquista la sua sesta vittoria consecutiva e prosegue il magic moment che la mette in pole position per la conquista di un posto nella seconda fase. La gara ha vissuto di fiammate, di altalene di punteggio ed è stata costantemente caratterizzata dalla tensione delle due squadre per l’importanza della posta in palio. Paniconi parte con Peretti in regia. Il primo set è un Piva-show con la schiacciatrice bolognese che segna 10 punti, grazie anche a tre muri. Ravenna produce vari allunghi da +4 (8-4, 14-10, 22-18), ma solo l’ultimo è quello che le ospiti non riescono a contenere. Nel secondo set Paniconi dà spazio alla palleggiatrice Galletti (che non uscirà più dal campo). Sul 14-12 si spengono tutte le luci del gioco ravennate. Macerata scava due break rabbiosi e, in un attimo, si passa all’archiviazione del set con un parziale di 2-13. Anche la partenza del terzo set è confortante per Ravenna fino al 15-11. Anche qui è un giro in battuta (stavolta di Valentina Pomili, virtuale mvp della gara) a rovesciare il tavolo: in pochi secondi il punteggio diventa 15-19. Poi Macerata porta a casa il set (19-25). Ma quando sembra tutto perduto c’è la reazione che non ti aspetti: Ravenna comincia a difendere di tutto e a rimediare punti in circostanze confuse e in scambi lunghissimi. In poco tempo una Teodora che sembra aver ritrovato la rotta chiude con successo e approda con fiducia al quinto set, che però inaugura con un paio di errori iniziali, costringendosi ad un inseguimento che non porta ai suoi frutti, nemmeno nel finale quando Bendandi re-inserisce Morello.