La classe di Manù Benelli intatta a 30 anni dalle ultime vittorie

Tante ex colleghe, oltre ad amici e tifosi dell’Olimpia Teodora, erano alla presentazione del libro ‘Fuori dal corpo’

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E’ indubbio che la favola sportiva dell’Olimpia Teodora ’tiri’ ancora a 30 anni dalle ultime vittorie. La conferma è giunta lunedì a Palazzo Rasponi, gremito di tifosi, amici e curiosi per la presentazione del libro di Manuela Benelli ’Fuori Dal Corpo’, in cui Manù racconta la sua carriera e aspetti della sua vita, che sembrano ispirati a quella ’irriverenza tecnica’ che la portava a trattare il pallone in modo originale rispetto ai canoni scolastici del palleggio (“fuori dal corpo”, appunto). La chiave vincente della sua storia pallavolistica che l’ha vista capitana indiscussa di un gruppo di atlete ravennati che, per un decennio, dominarono l’Italia e, addirittura, l’Europa e il mondo, superando formazioni est-europee che sembravano invincibili e facendo uscire la nazionale dall’anonimato, preparando il terreno ai futuri trionfi, a partire dal Mondiale 2002, conquistato in panchina da Marco Bonitta, compagno di classe di Manù alle elementari. A Palazzo Rasponi erano presenti tante compagne di quell’avventura e qualche avversaria divenuta poi amica. In prima fila Antonella Bellutti, olimpionica di ciclismo e ora vertice di un movimento che la vede candidata alla presidenza Coni, col sostegno di Manù e delle sue collaboratrici. Numerosi i momenti di commozione, come il ricordo dell’allenatore Sergio Guerra, col quale i contrasti generavano sapienza pallavolistica e che spicciava le critiche dei puristi al palleggio di Manù con l’abituale schiettezza: "E’ il tuo bello".

Marco Ortolani