Retrocedere, terminare la propria avventura ed essere portati in trionfo. Sono quelle favole che solo il calcio di provincia può regalare. È successo a Bagnacavallo dove, il ritorno in Prima categoria, e la fine del rapporto col tecnico Mario Mazzotti, sono stati celebrati con una ‘festa’, ovvero un tributo all’allenatore che ha guidato i biancorossi nelle ultime 5 stagioni. Stagioni contraddistinte da tanti successi (l’approdo in Promozione e i successivi 3 campionati consecutivi), ma anche da qualche passo falso, come l’ultimo. Niente drammi. Niente musi lunghi.
Lo sport agonistico prevede anche qualcosa di diversa dalla vittoria. Non è da tutti accettare serenamente una sconfitta. Non si ha invece notizia di una retrocessione con standing ovation e con grigliata finale, alla presenza del sindaco e dei tifosi. È accaduto a Bagnacavallo, domenica scorsa, dopo l’ultima partita contro la Reno, persa 1-2. "Dopo 5 stagioni consecutive – ha spiegato mister ‘Marietto’ Mazzotti – mi sono seduto sulla panchina del Bagnacavallo per l’ultima volta. È stato un momento molto toccante perché, anche se retrocessi dalla Promozione al campionato di Prima categoria, ho ricevuto manifestazioni d’affetto da parte di tutti, dalla società e dal pubblico. Devo dire la verità, è stata una emozione che non dimenticherò tanto facilmente. Il paese, in tutti questi anni, si è stretto attorno alla squadra e, dopo la promozione conseguita nel 2019, ci ha seguito nei 3 campionati di Promozione, di cui uno con l’handicap del covid".
È stata una bella pagina di sport, conclusa, in maniera conviviale allo stadio ‘Ricci’, con squadra, staff e tifosi. Al ‘terzo tempo’ non ha voluto mancare il sindaco Eleonora Proni: "Anche questo – ha concluso mister Mazzotti – è stato un gesto molto significativo. Il primo cittadino mi ha portato il suo saluto e quello dell’amministrazione comunale".
Roberto Romin