L’Azzurra fa festa: "Ora un bomber per salvarci"

I gialloazzurri tornano in Prima Categoria. Il presidente Bravi: "E vogliamo restarci a lungo"

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Ci sono voluti tre anni, decisamente particolari, e tre campionati non proprio normali – eccetto l’ultimo – per tornare là dove tutto era iniziato: in Prima Categoria. Domenica scorsa l’Azzurra Romagna ha festeggiato la promozione aritmetica in Prima, dopo aver vinto, con una giornata d’anticipo, il campionato di Seconda. Dopo la retrocessione al debutto della nuova società, nata dalla fusione di Azzurra e Gs Romagna, la pronta risalita era stata ostacolata da quanto accaduto con la pandemia. In ogni caso ora in casa gialloazzurra si festeggia. E giustamente.

Il campionato è stato decisamente combattuto, con due rivali come Godo e Modigliana ben poco propensi a lasciar strada facilmente, anche se i ravennati sono stati un rullo compressore, soprattutto fuori casa dove hanno vinto – incredibilmente – 10 partite su 13 con 2 pari e 1 sola sconfitta, a San Zaccaria che ha rovinato un percorso che altrimenti sarebbe stato eccezionale. Basti pensare che nel girone d’andata (chiuso con 31 punti, 24 per ora nel ritorno) l’Azzurra ha conquistato 7 vittorie su 7 in trasferta, vincendo anche 5-3 a Godo, sul campo di una delle grandi contendenti per la promozione. Nettamente il miglior attacco con 58 gol, l’Azzurra Romagna è stata anche la miglior difesa del girone M di Seconda categroia con appena 23 gol al passivo e una differenza reti di +35, una delle migliori in assoluto tra tutte le squadre della Regione. E dire che i migliori marcatori della squadra entrambi con 10 reti, Savino Anniballi ed Edoardo Salimbeni, sono dei centrocampisti offensivi, non vere e proprie punte.

"È stato un anno davvero ricco di soddisfazioni – dice il presidente Aurelio Bravi – con una squadra costruita nel miglior modo possibile da tutto il gruppo che comprende il direttore tecnico Anniballi e tutto lo staff, orchestrato al meglio dal tecnico Massimo Farinelli. Siamo sempre stati davanti, al massimo ci hanno affiancato al comando: il piacere maggiore, poi, è quello di avere una squadra creata con tutti i nostri atleti del settore giovanile di cui andiamo orgogliosi, visto che abbiamo 20-25 ragazzi per ogni categoria, malgrado il Covid e tutti i problemi che ne sono seguiti. I ragazzi più interessanti della formazione Juniores Regionale passano naturalmente in prima squadra, come anche i più esperti del gruppo sono stati con noi da giovani e poi tornati, magari dopo aver terminato gli studi".

Adesso, conclude Bravi, "ci aspetta la Prima Categoria: speriamo di mantenerla più a lungo possibile. Nell’ultima occasione non siamo stati fortunati, perché si infortunarono gli attaccanti e invece serve una punta da 10-12 gol per raggiungere tranquillamente la salvezza, il nostro obiettivo".

Ugo Bentivogli