"L’OraSì ha un compito da portare a termine"

Ultime partite molto dispendiose a livello fisico, ma Petrovic è sicuro: "Le energie si trovano all’interno della squadra, siamo concentrati"

"L’OraSì ha un compito da portare a termine"

"L’OraSì ha un compito da portare a termine"

È stato già detto altre volte durante questa stagione, ma mai come in questo momento la partita di domani a San Severo diventa la più importante della stagione per l’OraSì. Vincere significherebbe guadagnare la prima posizione nel girone salvezza e avere la strada un tantino più semplice rispetto alle altre sette squadre. Serve quindi un altro grande sforzo fisico e mentale per chiudere una stagione regolare già di per sé molto lunga e logorante sotto questo aspetto.

"Il dispendio di energie è stato grande – riconosce il numero 21 dell’OraSì Danilo Petrovic – ma da domani inizia un nuovo campionato e bisogna ripartire da zero. Le forze mentali si trovano dentro se stessi, nel lavoro quotidiano e, al di fuori del campo, nella serenità familiare".

Petrovic non dimentica l’importanza del gruppo: "Le energie si trovano anche all’interno della squadra stessa perché abbiamo ancora un compito da portare a termine e dobbiamo farlo tutti insieme, rimanendo concentrati sotto ogni aspetto, tecnico e mentale. Adesso inizierà una fase di partite forse ancora più dispendiose dal punto di vista energetico, ma sono sicuro che saremo pronti".

L’OraSì dovrà fare a meno di Bartoli anche a San Severo. Rotazioni ridotte quindi per coach Lotesoriere il quale si affiderà al quartetto Musso, Anthony, Bonacini e Petrovic per scardinare la resistenza dei pugliesi. "Bartoli è un giocatore importante perché può cambiare almeno due ruoli. Siamo riusciti a sopperire alla sua assenza attraverso alcune buone prestazioni, ma quando tornerà ci permetterà di diventare ancora più flessibili perché ci darà una dimensione in più". Questi quattro uomini viaggiano intorno ai 30 minuti di presenza in campo e per Petrovic, in particolare, si tratta di un discreto incremento rispetto ai 20 che aveva a Ferrara. La sua crescita è passata anche da questo carico di responsabilità che gli è stato affidato e a cui il serbo ha risposto piuttosto bene. "Non è il primo anno che ho delle responsabilità perché già a Cento avevo molto spazio – afferma Petrovic – tuttavia Ravenna rappresenta una tappa fondamentale per la mia carriera. L’inizio non è stato buono, lo riconosco, ma in questa seconda parte della stagione credo di stare andando molto meglio, in linea con le mie aspettative. Il minutaggio alto mi sta aiutando a fare esperienza e a crescere anche mentalmente. Tuttavia non è ancora finita e riterrò la mia stagione positiva soltanto se alla fine saremo riusciti a salvarci".

San Severo e Ravenna hanno il medesimo obiettivo, vincere. I pugliesi ne hanno bisogno perché raggiungerebbero le altre del girone salvezza e la stessa Ravenna a sei punti. I romagnoli per partire con due punti di vantaggio su tutte le altre. "Mi aspetto una gara molto diversa da quella dell’andata – commenta Petrovic –. A loro mancava un americano che invece questa volta ci sarà. Nel frattempo hanno inserito nuovi giocatori (Jerkovic e Tortu) che portano maggiore freschezza e profondità. È una squadra fisica e gioca su un campo molto caldo, noi dovremo essere pronti a reggere mentalmente l’impatto del fattore campo e reggere l’urto dal punto di vista fisico".

Stefano Pece