Nel ko di Piacenza la Consar Rcm vede il bicchiere mezzo pieno

Lo schiacciatore Ljaftov: "Abbiamo messo in difficoltà uno squadrone, arrivando a un passo dal tie-break"

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Dura. Anzi, durissima. La legge della Superlega è inesorabile. Vince un set e va vicino al ‘miracolo’ di vincerne un altro, ma, alla fine, la Consar Rcm Ravenna si deve accontentare dei complimenti. E di aver fatto sudare una delle aspiranti grandi, com’è Piacenza. Del ko (3-1) al debutto, per la rinnovatissima formazione giallorossa, restano molti input. Input che andranno trasformati in fretta, perché sabato prossimo, per l’esordio casalingo al Pala de Andrè (alle 18), si parla già di spareggio salvezza contro la matricola Taranto.

Fra gli spunti più interessanti della trasferta di Piacenza, c’è sicuramente la prestazione di Aleksa Ljaftov, trentunenne schiacciatore macedone, che ha rilevato l’elvetico Ulrich, entrando in corso d’opera nel 2° set: "Ero già molto eccitato al mio arrivo a Ravenna per la prospettiva di giocare in Superlega. Dopo il match di Piacenza lo sono ancora di più. C’è un po’ di rammarico per il risultato, perché avremmo potuto fare qualcosa di più nel 4° set, magari sorprendendo Piacenza, che comunque avevamo già sorpreso in precedenza, quando avevamo vinto il 3° set".

L’impatto con il massimo campionato italiano è un dazio che andava pagato. Ljaftov, vero globetrotter del volley non solo europeo (ha giocato infatti nelle leghe di Turchia, Serbia, Cipro, Egitto, Croazia e Bulgaria), ne era consapevole: "Certo che – ha proseguito lo schiacciatore macedone che, in 2 set e mezzo, ha messo a terra 10 palloni, con un 6 su 9 in attacco – non abbiamo iniziato in maniera facile e semplice. Per quanto riguarda il feeling con la squadra, io sono fra i più penalizzati, perché sono arrivato in ritardo rispetto ai miei compagni a causa degli impegni con la nazionale ai campionati Europei. In più, nel match contro Piacenza, c’era da fare i conti con la situazione di coach Zanini, relegato fuori dal campo per questioni burocratiche legate al tesseramento. Tutto ciò non ha facilitato la situazione. Abbiamo comunque giocato contro una squadra che è fra le prime 5 della Superlega. Nonostante questo, in determinati frangenti, siamo stati bravi a mettere in difficoltà un avversario così quotato. Ciò lascia ben sperare per il futuro".

Intanto c’è il presente, pieno di prospettive, non solo sul parquet: "Per quanto mi riguarda – ha aggiunto Ljaftov, che ha passaporto bulgaro – è tutto molto nuovo. Gli ultimi 4 anni li ho giocati in Bulgaria. Fuori dalla palestra, la vita, qui in Italia, e a Ravenna in particolare, è completamente diversa. Mi piace l’idea di dovermi adattare. Sono qui con mia moglie, che partorirà a gennaio. Sono molto entusiasta. Inoltre, la squadra mi ha accettato molto bene. Sono contentissimo di aver fatto questa scelta".