"Nessun alibi per il netto ko di Salò Ripartiamo puntando sul lavoro"

Jidayi commenta la 5ª sconfitta in 7 gare: "Al di là delle assenze dovevamo sicuramente fare di più"

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Le assenze di Papa e Boli, oltre al ritardo di condizione, da una parte; la terza partita in 8 giorni e il valore degli avversari, dall’altra. La nestta sconfitta per 3-0 di domenica sul campo della Feralpisalò, ha evidenziato per il Ravenna un passo indietro di proporzioni evidenti. All’esperto giallorosso William Jidayi il compito di commentare la quinta sconfitta in 7 gare, che ha fatto tornare il Ravenna in zona playout.

Jidayi, cos’è successo a Salò?

"Un risultato a cifra tonda sul quale non abbiamo nulla da dire. Accettiamo questo brutto verdetto. Dopo la vittoria casalinga contro la Virtus Verona volevamo realizzare quella continuità di risultati che un po’ ci sta venendo a mancare per il nostro obiettivo della salvezza. Eravamo anche consapevoli che Salò sarebbe stato un campo ostico, ma anche su questo aspetto, non vogliamo trovare alibi, né scuse".

Papa e Bolis in infermeria, e diversi altri giallorossi in precarie condizioni, questa però non è una scusa, ma un dato di fatto.

"L’unica cosa a cui possiamo forse un po’ appellarci è la stanchezza derivante dalla terza partita in 8 giorni; stanchezza mentale, fisica e nervosa, come del resto ha spiegato anche mister Magi. Nel concreto non abbiamo potuto ruotare determinati giocatori, che per noi sono importantissimi a livello di qualità".

Quanto pesa il secondo 0-3 stagionale dopo quello di Modena?

"È un risultato ‘tosto’, contro una squadra comunque molto forte. Sicuramente si poteva e si doveva fare di più, su questo aspetto non ci vogliamo nascondere".

Le assenze a centrocampo hanno imposto una ‘revisione’ tattica che ha coinvolto anche lei.

"Se mi venisse chiesto, farei anche il portiere. Questa disponibilità ha sempre caratterizzato tutta la mia carriera, ed è stata anche la mia fortuna. D’altronde, tutto deve essere finalizzato al bene del Ravenna. In queste ultime due partite ho giocato play di centrocampo, come avevo giocato spesso in passato. Sono comunque felicissimo di potermi mettere a disposizione del mister".

Jidayi, adesso da dove si deve ripartire?

"Dalla certezza interiore di avere un ottimo e bellissimo gruppo. Escludendo la gara di Salò, nella quale non siamo riusciti ad imporre il nostro gioco, sono state comunque giocate delle buone prestazioni. Dovremo ripartire da una mentalità di lavoro, di grandissima umiltà, di sacrificio, di costanza, ma soprattutto di fiducia".

C’è per caso anche una ricetta vincente per affrontare nel modo giusto la rivincita dello sfortunato playout dello scorso giugno contro il Fano?

"Bisogna riprendere il nostro cammino. Domenica ci aspetta il match casalingo contro il Fano, nel quale dovremo dimostrare che, quello contro la Feralpisalò, è stato solo un incidente di percorso. Non dico che può capitare, perché non deve capitare, ma fa comunque parte del calcio. Dovremo necessariamente rimetterci in carreggiata. Sappiamo che dovremo lavorare tantissimo e che dovremo anche crescere moltissimo, quindi il nostro compito sarà lavorare duramente durante la settimana, più degli altri".

Roberto Romin