"Non abbiamo perso per l’ultimo tiro sbagliato"

Simona Ballardini, coach dell’E-Work, analizza il ko contro Campobasso: "Nulla da rimproverare a Kunaiyi-Akpanah, abbiamo fallito troppi tiri liberi"

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"Con Campobasso non abbiamo perso per colpa dell’ultimo tiro". Simona Ballardini analizza così la beffarda sconfitta dell’E-Work con le molisane (63-64) arrivata all’ultimo secondo a causa di un facile sottomano sbagliato da Kunaiyi-Akpanah allo scadere, trovatasi incredibilmente libera dalla marcatura delle avversarie. Un epilogo che ha deluso il pubblico del PalaBubanni, bravo e corretto comunque nell’attribuire un lungo applauso alla squadra per l’ottima prestazione.

"A Pallas posso solo fare i complimenti per l’ottima partita giocata e credo sia stata solamente sfortunata – continua l’allenatrice (nella foto) – ha segnato 19 punti e catturato 22 rimbalzi, prendendosi sulle spalle la squadra in un momento difficile del match, segnando molti canestri e non le si può dire nulla. Il nostro errore è stato sbagliare ben 8 tiri liberi sui 13 tentati e aver perso troppi palloni in modo banale senza dimenticare i canestri semplici falliti, alcuni dei quali anche nell’area pitturata. Tante situazioni che hanno condizionato una gara punto a punto e per questo motivo dobbiamo fare tesoro di quanto accaduto per crescere. Peccato, perché non avevamo mai concesso 63 punti in campionato nelle gare precedenti, ma se non si ha la concentrazione anche la buona difesa non conta".

Meglio dunque guardare avanti e pensare positivo, anche se in allenamento Simona ha dovuto fare la psicologa per evitare che la delusione possa incidere a livello mentale. "Le ragazze non devono credere di aver dato il massimo, perché si può e si deve sempre migliorare. La partita con Campobasso mi ha fatto capire che il gruppo ha ampi margini di miglioramento e ora bisogna lavorare. Dobbiamo attaccare meglio e con più convinzione, difendere con attenzione e aggressività e avere quella cattiveria agonistica che ancora ci manca per affrontare partite contro squadre attrezzate come Campobasso. Bisogna avere aggressività mentale ed essere sempre pronte in ogni momento della partita. Ora – prosegue Ballardini– ci aspetta una sequenza di gare molto dure con Schio e Sassari in trasferta, Bologna e Ragusa in casa e Sesto San Giovanni fuori e dovremo affrontarle col giusto spirito senza partire già battute. Saranno incontri che serviranno per crescere e per maturare e dovremo sempre entrare in campo con l’idea di vincere, indipendentemente dalla maglia che indossano le nostre avversarie".

Il tour de force delle faentine inizierà dunque domenica alle 18 nella tana dell’imbattuta Schio, campione d’Italia in carica.

Luca Del Favero