"Non vedevo l’ora di tornare Ma sapevo sarebbe stata dura"

Ai campionati nazionali assoluti,. Michele Busa arriva. settimo nei 50 dorso,. dopo essere guarito dal Covid

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Si prospettano due weekend di gare per Michele Busa, nuotatore emergente faentino, classe 2001. I Campionati Regionali prevedono la presenza di diversi atleti del Centro Sub Nuoto Club 2000, Busa compreso. L’atleta ha recentemente riscosso buoni risultati anche ai Campionati Italiani Assoluti di nuoto, in cui ha partecipato nei 50 dorso e nei 50 delfino. Nonostante fosse reduce da ben quattro settimane di quarantena, dovute a una lunga positività al Covid. Con soli cinque allenamenti Busa si è guadagnato la finale a dorso, giungendo settimo nella classifica totale con il tempo di 25’77, record personale.

Michele, come è stato riprendere dopo così tanto tempo?

"Dopo un mese intero non vedevo l’ora di tornare in acqua, ma sapevo che sarebbe stato difficile. In generale, allenarsi dopo pause lunghe è faticoso: l’anno scorso fa da esempio. In realtà durante la quarantena non sono rimasto del tutto fermo però, mi sono fatto portare in camera qualche attrezzo della palestra e ho cercato di fare il più possibile. Il problema è che, nel nuoto, è fondamentale il contatto con l’acqua, la sensopercezione in acqua, impossibile se si è chiusi in casa. Mi mancava la piscina".

Ti sentivi all’altezza di una gara così importante?

"Tutto l’allenamento fatto da settembre si era azzerato: sapevo di ripartire da capo e di andare incontro a una gara più difficile del solito. Nonostante tutto mi ero guadagnato la qualificazione e ci tenevo a fare la gara. Certamente le aspettative non potevano essere troppo alte, ma ho nuotato con tutta la grinta possibile".

Come hai gestito la competizione?

"Gareggiare di mattina è difficile anche se ci si allena ininterrottamente da mesi, si è meno attivi. Il mio stato fisico ha solo peggiorato la situazione. Per quanto riguarda le mie due prove, ho nuotato prima i 50 dorso e meno di cinque minuti dopo ho gareggiato nei 50 delfino. Si è visto che non ero allenato: ho commesso qualche errore tecnico nelle subacquee, ho fatto fatica a tenere una buona frequenza. La finale del pomeriggio è andata meglio, ho nuotato il mio miglior tempo anche se ho sbagliato completamente l’arrivo, da sempre uno dei miei punti deboli a dorso".

Martina Panzavolta