OraSì asfaltata da Rimini Si salva solo Calvi

Ravenna fuori dalla Supercoppa. I padroni di casa dominano il match. Lotesoriere si affida ai suoi giovanissimi, ma non c’è partita. Ed è allarme

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Rinascita Banca Rimini

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OraSì Ravenna

67

RIMINI: Sirri, Morandotti 2 (11 01), D’Almeida 16 (58 11), Masciadri 5 (12 13), Scarponi 5 (13 12), Ogbeide 17 (810), Johnson 18 (57 14), Meluzzi 9 (35 17), Bedetti 8 (33 01), Arrigoni 6 (35), Baldisserri 2 (01 da 3), Anumba 16 (25 44). All. Ferrari.

RAVENNA: Laghi, Calvi 13 (57 01), Bartoli (02), Galletti, Giordano 6 (14 01), Giovannelli 7 (24 12), Petrovic 8 (23 12), Bocconcelli 5 (13 11), Anthony 4 (24 04), Musso 10 (26 24), Onojaife 1 (02), Bonacini 13 (26 29). All. Lotesoriere.

Arbitri: Dionisi, Pazzaglia, Bertuccioli.

Note - Parziali: 32-13, 58-39, 76-52. Uscito per falli: Bedetti. Tiri da due: Rimini 3249, Ravenna 1741 Tiri da tre: Rimini 924, Ravenna 724 Tiri liberi: Rimini 1319.Ravenna 1222.

L’OraSì non conferma le buone cose viste con Forlì qualche giorno fa ed esce dal Flaminio di Rimini con un passivo pesantissimo, -37. Tutto male nel 104-67 fra i giallorossi e l’unica bella sorpresa è la buona prova di Calvi. Troppo poco per impensierire una Rbr che va al doppio della velocità e domina in tutte le statistiche. Ravenna è fuori dalla Superocppa.

Non c’è partita fin dal primo quarto. Rimini domina in ogni parte del campo, doppia Ravenna nei rimbalzi e prende un vantaggio abissale di 32-13 in 10’. La Rbr riesce a costruire 24 tiri, andando a segno il 50 per cento delle volte con 5 su 7 ai liberi, Ravenna di contro tira 16 volte con 3 canestri da 2 e una sola tripla e con 4 su 7 dalla lunetta.

Lotesoriere prova a ruotare gli uomini, dando fiducia ai giovanissimi, ma c’è poco da fare. Tutto troppo facile per i padroni di casa sia sotto canestro che nella costruzione dei tiri da fuori. L’OraSì è annichilita. Segnali di risveglio arrivano nelle prime battute del secondo periodo ed è il giovane lungo Calvi a mettersi in evidenza con due potenziali giochi da 3 punti e un paio di canestri da vicino. È lui la freccia più appuntita dell’arco giallorosso, al netto di una certa morbidezza in difesa, soprattutto a rimbalzo.

Ravenna è poco attenta in fase di costruzione e si fa scippare palloni dalle mani con troppa disinvoltura. Rimini, passato il momento di flessione, riprende la sua corsa e rimette 19 punti di margine all’intervallo, 58-39. L’OraSì resta negli spogliatoi nel terzo periodo.

Ogbeide arriva dappertutto con le sue manone e si prende tutti i rimbalzi, inoltre Ravenna torna in difesa quasi camminando, esibendo una condizione fisica forse non ottimale e i lunghi non riescono a tenere in mano i palloni. Quando esce Petrovic per crampi prima del 30’ la gara è già finita. Rimini gestisce il lungo garbage time e si prende la vittoria.

Stefano Pece