OraSì, il crac di Ferrara costa quattro punti

Il Kleb, fallito, si ritira. I risultati fatti con gli estensi saranno cancellati e Ravenna si ritroverà ultima, con il nono posto lontanissimo

di Stefano Pece

Alla fine la notizia che nessuno avrebbe voluto leggere è arrivata. Il Kleb Basket Ferrara è fallito e si ritira dal campionato. Il presidente Marco Miozzi, nonostante l’intervento dell’amministrazione comunale estense, non è riuscito a trovare terreno fertile nell’imprenditoria locale e di conseguenza le risorse per salvare la stagione. Cala dunque il sipario sul club cestistico estense per la prima volta nella sua storia.

La notizia è catastrofica per tutto l’ambiente sportivo, non soltanto perché si perde un patrimonio della pallacanestro italiana come era Ferrara, ma anche perché la sua dipartita stravolge l’intera classifica, mettendo nei guai diverse squadre che con fatica avevano coltivato il sogno della salvezza diretta.

Il regolamento però parla chiaro: nel caso di rinuncia di un club prima dell’inizio della seconda fase, tutti i risultati delle sue partite vengono annullati. Pertanto tutte le avversarie che avevano ottenuto dei punti negli scontri diretti li perderanno, con buona pace di coloro che avevano vinto entrambe le sfide contro gli estensi come Pistoia, Udine, Rimini, San Severo e la stessa Ravenna. Tutte queste formazioni perderanno 4 punti in classifica, Forlì, Cento, Nardò e Cividale soltanto 2, Chieti, Bologna, Chiusi e Mantova neanche uno. Stando così le cose i giallorossi si ritroveranno all’ultimo posto della classifica in compagnia di San Severo e solo un miracolo a questo punto potrebbe salvarli dal girone salvezza. Chiusi, che al momento occupa la nona posizione, ha il vantaggio della differenza canestri negli scontri diretti con Ravenna. Con Rimini invece la situazione è di 0-1 e -10 di differenza canestri, ma manca la gara di ritorno che si giocherà domenica 19 marzo. Pertanto l’OraSì dovrebbe vincere le tre partite che restano, sperare di agganciare Nardò, con cui è in vantaggio negli scontri diretti, augurandosi che nel frattempo nessuno la superi in classifica. Uno scenario quantomeno fantascientifico.

Ecco come cambierà la classifica: Forlì 36, Cento e Pistoia 30, Udine 24, Cividale e Fortitudo Bologna 22, Rimini, Nardò e Chiusi 18, Mantova 16, Chieti 14, Ravenna e San Severo 12. Termina così, piuttosto mestamente per l’OraSì, la rincorsa a quella nona posizione che sembrava a un passo dopo la vittoria sulla Fortitudo.

Con tutta probabilità quindi, Musso e compagni dovranno giocarsi la salvezza nel girone playout nel quale dovrebbero confluire soltanto otto formazioni, quattro per girone. Nel girone Rosso sarebbero Mantova, Chieti, Ravenna e San Severo. L’OraSì partirebbe da 4 punti, come San Severo, Mantova e Chieti da 6.

"Abbiamo sempre messo in preventivo di passare per il girone salvezza – commenta il direttore generale Giorgio Bottaro –. Sarà un girone da otto anziché da nove e la formula rimarrà uguale. Il mio pensiero è che al di là del danno e del dispiacere per una società storica, sicuramente si tratta di una notizia infausta per lo sport, che arriva nel bel mezzo di un anno orribile, con sei retrocessioni e una formula quantomeno strana. Noi come altri – conclude il dg giallorosso – verremo penalizzati, ma come sempre non ci piangiamo addosso. Pensiamo a vincere undici partite in fila e i conti li faremo dopo".