OraSì, occorre invertire subito la rotta

Dopo i primi tre netti ko, domenica al Pala De Andrè ci sarà un altro scontro diretto in chiave salvezza contro la squadra di Nardò

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Dopo tre giornate l’OraSì è ancora ferma al palo e basta questa semplice considerazione per accertare che si tratta del peggiore inizio di stagione di sempre per i giallorossi. Non bastassero gli zero punti in classifica, ci sono le cifre a confermare il pessimo inizio. L’OraSì ha la peggiore difesa del girone Rosso, o meglio, dell’intera categoria con una media di 87.3 punti incassati a partita. Il suo attacco è il tredicesimo del girone con 66.7 punti segnati, solo Ferrara fa peggio, è ultima per rimbalzi catturati, 30 a partita (ma 8.7 offensivi), fra le prime cinque per palle perse, circa 13, e quartultima negli assist, 12.3. Inoltre, domenica a Cividale ha perso un altro scontro diretto con una delle formazioni avversarie contro le quali dovrà concorrere per la salvezza.

E questo è uno dei principali motivi di preoccupazione, poiché si tratta della seconda sfida di questo tipo che l’OraSì perde, e perde male. A Chieti erano stati 20 i punti di scarto, a Cividale soltanto 10, ma, come ha ammesso onestamente coach Lotesoriere dopo la gara, "Chi ha visto la partita sa che la vittoria di Cividale è più larga di quanto non dica il punteggio". Tra l’altro si tratta di scarti difficili da raddrizzare al ritorno, che quindi i giallorossi potrebbero pagare in futuro in un eventuale arrivo a pari punti.

Ma per ragionare in questi termini bisogna iniziare a muoverla questa classifica. A partire da domenica prossima quando al ’Pala de André’ arriverà Nardò. La formazione pugliese è un’altra diretta concorrente per la salvezza e l’OraSì è chiamata a vincere per dare un segnale di vitalità e alzare un po’ il morale. Anche perché perdendo, si consegnerebbe quale vittima sacrificale alla lanciatissima Forlì nel derby del 30 ottobre al ’PalaFiera’ e soprattutto perché a novembre si andrà a giocare a Cesena per cinque partite e quel campo sarà un’incognita tanto per le avversarie, quanto per la stessa Ravenna.

Invertire la rotta si rende quindi necessario subito. Ma la squadra giallorossa deve dimostrare altrettanto in fretta di avere assimilato i concetti di Lotesoriere. Nelle prime tre gare infatti ha commesso sempre gli stessi errori. Ha giocato bene per un quarto, poi alla prima difficoltà è andata in bambola. Ha palesato una infruttuosa tendenza all’iniziativa individuale, mostrando poco gioco di squadra, concedendo contemporaneamente spazi enormi in difesa e ha manifestato ancora poca maturità negli uomini chiave.

Il reparto lunghi è quello che sta soffrendo di più, con Petrovic e Bartoli che sono chiamati a fare un salto di qualità per offrire maggiore collaborazione all’americano Lewis (nella foto), visto che Onojaife non sta più trovando spazio. Lo stesso Lewis poi a Cividale è stato un fantasma per 30 minuti, per svegliarsi solo quando la partita era già decisa da tempo. In questo modo la squadra non andrà lontano. Il gruppo è giovane e ha del potenziale, ma deve crescere tanto e in fretta.

Stefano Pece