OraSì, regna la mediocrità Si salvano in pochissimi

Le pagelle di fine campionato: sufficienti solo Musso, Bonacini e Bartoli. Lotesoriere sbaglia la scelta degli americani. Il peggiore è proprio l’ex Lewis. .

La stagione dell’OraSì Ravenna si è conclusa con la retrocessione in B. In pochi, visto il risultato negativo, hanno meritato la sufficienza. Queste le nostre pagelle.

Anthony 5: Lotesoriere lo aveva preso perché le squadre in cui aveva giocato in precedenza si erano sempre salvate, ma a Ravenna l’impresa non gli è riuscita anche, in gran parte, per demeriti suoi. Il fisico minuto non ha giocato a suo favore in difesa, mentre in attacco ha alternato momenti di furore agonistico ad altri di colpevole passività. E nelle partite più importanti spesso ha fallito.

Giordano 5.5: il talento non gli manca, come la corsa e la voglia di fare. Tuttavia manca ancora di continuità e di sagacia nel dosaggio delle energie. Alla grande aggressività in difesa hanno fatto da contraltare tanti errori in attacco, al netto delle buone intenzioni. Tuttavia tra l’inizio e la fine della stagione si è vista una buona crescita generale.

Musso 6: da vero capitano non si è mai tirato indietro di fronte alle responsabilità sia in campo che fuori. In campo è stato uno dei pochi a tirare sempre la carretta, tenendo a galla la squadra con i suoi punti, nonostante i numerosi errori nella gestione della palla, fuori dal campo nell’ammettere le proprie colpe e quelle della squadra.

Bartoli 6: forse il giocatore che tra l’inizio e la fine della stagione ha mostrato la crescita più significativa. È partito come un gattino bagnato, impaurito nella lotta sotto le plance e ha terminato come una tigre che ha sempre mostrato gli artigli. Peccato per l’infortunio che lo ha tolto dai giochi all’inizio del girone salvezza.

Oxilia 5.5: entrare in corsa in una squadra in difficoltà e dopo un grave infortunio non è mai facile. Tuttavia si è inserito nel gruppo con personalità cercando di portare le sue doti difensive al servizio del gioco. Non gli è sempre riuscito e in attacco ha mostrato solo nel finale di avere qualche cartuccia da sparare, ma non è bastato.

Vrankic 4.5: non un grande innesto. Un paio di buonissime partite, ma poca, pochissima garra nelle sfide più importanti. Pur avendo chiuso con cifre abbastanza elevate, ha pagato la mancanza di esperienza in questo tipo di campionati, venendo surclassato dai pari ruolo americani. Si farà. Forse.

Petrovic 5: una stagione più ombre che luci. Alcune prestazioni di livello elevato, ma anche tante altre poco più che mediocri. Servivano i suoi punti, ma ha perso spesso il feeling col canestro e in difesa non è mai stato un fattore. E nel finale di stagione si è perso.

Bonacini 6: per tre quarti della stagione è stato il carbone che faceva muovere la locomotiva giallorossa. Tostissimo in difesa, era lui l’uomo designato per azzannare l’avversario più pericoloso, e con le sue palle rubate ha dato più volte il via alle transizioni offensive. In attacco poi ha sempre timbrato il cartellino, ma è arrivato al girone salvezza a corto di fiato. Peccato.

Onojaife sv: pochi ritagli di partita difficili da giudicare. Di lui però si ricordano le eccezionali qualità fisiche e la grande grinta che non ha mai fatto mancare. Lewis 3: inqualificabile. Il peggior centro che abbia mai avuto Ravenna nella sua breve storia in questa categoria.

Coach Lotesoriere 6.5: forse gli si può rimproverare la scelta degli americani, ma col budget più basso della lega, non c’era molta scelta. E più di così non poteva fare. Se Ferrara non fosse fallita, forse adesso la città starebbe gridando al miracolo della salvezza, anziché piangere per la retrocessione.

Stefano Pece

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