OraSì: tutti bravi, ma Lotesoriere ancor di più

Se la squadra ravennate è stata protagonista di un’annata straordinaria, il primo applauso va al coach magistrale nella gestione del gruppo

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Mentre restano ancora da stabilire due finaliste dei playoff di serie A2 – nel tabellone Oro, Udine che ha eliminato 3-0 Chiusi attende la vincente di Verona-Pistoia (i veneti sono sul 2-1); nel tabellone Argento, Cantù sfiderà chi prevarrà tra Scafati e Piacenza che sono sul 2-2 – proviamo dare i voti della stagione ai giocatori e al tecnico dell’OraSì. Il tutto ricordando che la formazione di Lotesoriere ha compiuto una cavalcata fantastica, andando ben oltre le previsioni e l’obiettivo primario della stagione che era la permanenza in A2.

Tilghman 7.5: le partite che ha sbagliato nell’arco della stagione si possono contare sulle dita di una mano. Padrone del gioco e del ritmo sembrava che in campo camminasse, salvo poi avviare accelerazioni a mille all’ora, soprattutto nell’ultimo quarto di gara, per attaccare il ferro o creare spazio per i compagni. Solo un lieve calo alla fine dei playoff, ma più per meriti degli avversari che demeriti propri. Sicuramente una delle migliori sorprese del campionato.

Berdini 7: ha impiegato qualche partita a inizio stagione per entrare nel meccanismo del gioco giallorosso, ma una volta riuscito, è diventato un elemento fondamentale della rotazione sia come cambio di Tilghman sia come spalla. Personalità, talento e intelligenza tattica non gli mancano e anche quella grinta necessaria a colmare il gap fisico con gli avversari. E ricordiamo che è solo un 2003.

Cinciarini 8: da vero capitano si è caricato in spalla la squadra in tante occasioni adoperando tutte le armi a sua disposizione. Possiede varietà di soluzioni offensive, un’esperienza sterminata e tutta la ’garra’ di un giocatore che ha combattuto mille battaglie. Pur potendoselo permettere, non si è mai comportato da star mettendosi al servizio della squadra sempre e comunque. Non a caso ’voci’ di mercato lo danno in partenzae verso la Fortitudo Bologna.

Gazzotti 6.5: la sua importanza va ben oltre i numeri e le statistiche. Giocatore fondamentale per portare equilibrio in campo e dare una mano in tutte le fasi del gioco, non ha mai fatto mancare l’aiuto ai compagni senza mai tirarsi indietro nemmeno davanti ad avversari più giovani e più fisici. Sicuramente un vero combattente.

Arnaldo 5.5: utilizzato nella prima parte di stagione nel quintetto titolare con compiti prettamente difensivi, ha mostrato corsa e voglia di mettersi in evidenza. Però non sempre continuo avendo comunque il difficile compito di arginare la fonte del gioco avversario. Al tiro, ha fatto maledettamente fatica ma nella seconda parte è riuscito a sbloccarsi, sparendo però dai radar nerlle sfide playoff.

Denegri 7: uno dei migliori realizzatori di tiri difficili del campionato. Ha fatto di questa sua capacità un marchio di fabbrica. I suoi canestri sono risultati sempre pesantissimi e hanno spesso contribuito a risolvere le partite. Ha superato un momento personale difficile a metà della stagione tornando più forte di prima. Non a caso è uno dei beniamini dei tifosi ravennati.

Giovannelli 6: miglior giovane della Coppa Italia. Un trofeo meritato che nessuno potrà mai togliergli. Ha sfruttato al meglio tutte le possibilità che ha avuto. Promettente.

Sullivan 6.5: il fisico e la grinta non gli mancano, ma ha dovuto spesso lottare contro il metro arbitrale e ha mostrato a volte eccessivo nervosismo. Quando in serata però ha offerto numeri notevoli soprattutto in attacco e a rimbalzo, meno efficace in difesa. Peccato sia apparso un po’ fuori giri nell’ultima serie playoff.

Oxilia 6.5: giocatore duttile in grado di svolgere quattro ruoli è stato il vero jolly della squadra finché il fisico glielo ha permesso. Il brutto infortunio ha chiuso anzitempo la sua stagione, ma un giocatore come lui avrebbe fatto maledettamente comodo ai playoff.

Simioni 6.5: ha talento, tiro, presenza e freddezza quando serve, ma non è sempre stato continuo durante la stagione. Soprattutto all’inizio. Dopo la Coppa Italia è diventato più incisivo e le sue triple hanno spesso avuto un peso specifico enorme. Sembra avere ancora margini di miglioramento.

Benetti 5.5: ha preso il posto di un giocatore fondamentale come Oxilia calandosi nella parte con tutto l’impegno possibile. Non è diventato un fattore, ma non gli è mancata certo la voglia di combattere.

Lotesoriere 9: ha saputo gestire magistralmente il gruppo sia a livello tattico che caratteriale, mostrando polso e arguzia. Chi aveva avanzato dubbi sulla sua inesperienza si è dovuto ricredere presto vedendo le prestazioni della squadra. Se Ravenna è stata la migliore sorpresa del campionato, il merito è tutto suo.

Stefano Pece