Quante donne al comando nel mondo dei motori

Nadia Padovani ha preso in mano la scuderia del marito Fausto Gresini. Ilaria Cheli gestisce ‘Terra e moto’, Annalaura Galeati vola in Formula Class Jr

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C’è una donna al comando. Al comando della squadra che guarda tutti dall’alto nella massima espressione della velocità su due ruote. Nadia Padovani moglie del compianto Fausto Gresini, ha preso in mano le redini della scuderia di famiglia e ottenuto due vittorie nelle prime quattro gare in MotoGp col riminese Enea Bastianini,così il riminese e la scuderia faentina sono in testa al MotoMondiale. Sempre nel nome di Fausto. Ma quanto è insolito trovare donne in posizioni di comando nel Motorsport? Abbastanza, anche se l’eclatante caso di Nadia Padovani non è assolutamente isolato, neppure nel ravennate.

"È stata dura – ha raccontato la stessa Nadia Padovani sul sito ufficiale della MotoGp –. Psicologicamente sia io, sia i ragazzi che lavorano a Faenza eravamo distrutti. Ma non ho mai pensato di mollare nemmeno nei momenti difficili perché è sempre stata più forte la spinta di rendere onore a Fausto". E così sono arrivate le vittorie in MotoGp: Nadia Padovani è così diventata la prima donna dirigente a trionfare nella classe regina. "Quel successo è stato un turbinio di emozioni. C’era di tutto in quelle lacrime. Ricevere i complimenti di altri proprietari è stato emozionante e un piacere immenso".

A Faenza c’è un’altra scuderia, la Terra e Moto, che ora partecipa al Civ, il Campionato Italiano Velocità. A gestirla, dirigerla e governarla c’è Ilaria Cheli , ex pilota passata dietro la scrivania. "Ormai sono quasi 30 anni – spiega la manager, nata e cresciuta a Faenza – che sono in questo mondo: devo dire che le ultime generazioni hanno la mente un po’ più aperta mentre all’inizio mi guardavano in maniera un po’ strana. Per fortuna i risultati mi hanno dato una mano: il lavoro se ben fatto non ha sesso. Quando correvo, almeno all’inizio, c’era grande scetticismo, come ce n’è stato quando sono diventata manager. La donna in questo mondo non è molto considerata, ma quando capiscono che so bene di cosa parlo e che alla Terra e Moto si lavora seriamente allora la diffidenza, anche dei giovani piloti, sparisce". Dalle due alle quattro ruote il passo non è così breve, eppure lo scetticismo per le figure femminili non manca, come ben sa la lughese Annalaura Galeati, campionessa italiana Formula Class Junior che a 25 anni ne ha 17 di esperienza: "Quando ho iniziato io le figure femminili erano poche e non troppo ben viste. Oggi, per fortuna, molte più donne si stanno avvicinando a questo sport".

Ugo Bentivogli