Ravenna, adesso basta regali Ad Agliana per l’immediato riscatto

Il 2-2 in casa col Salsomaggiore fa suonare un campanello d’allarme, ma domani si torna in campo

Migration

Due punti gettati al vento. Sensazioni diverse rispetto al ko contro il Prato, ma la musica è molto simile. Il Ravenna si è fatto rimontare 2 gol dal Salsomaggiore, rinviando l’appuntamento con la vittoria casalinga che, compresa la sconfitta della finale playoff della passata stagione contro il Lentigione, manca da 4 gare. Dal canto proprio, la matricola parmense, che già aveva imbrigliato sul 2-2 il Carpi nel turno precedente, si è ripetuta al Benelli, seppur partendo da una situazione di svantaggio. Per mettere sotto scacco il Salsomaggiore, mister Serpini aveva studiato un modulo speculare a quello dei ducali (4-4-2), salvo proporre la rotazione sistematica di 3 dei 4 centrocampisti (Spinosa, Sabelli e D’Orsi) per non dare punti di riferimento agli avversari.

Il risultato, soprattutto nella ripresa, ha evidenziato un Ravenna in confusione: "Nel 1° tempo – ha commentato Piergiorgio Sabelli – abbiamo fatto una buona gara. Avremmo dovuto continuare su quelle trame di gioco che ci hanno portato sul 2-0. Va comunque dato merito anche agli avversari, perché hanno ‘sporcato’ la partita. Giocare contro una squadra che sta sempre dietro la linea della palla, anche quando è in svantaggio, non è facile. Sicuramente, nel 2° tempo, avremmo dovuto fare di più, giocando in verticale. E invece non lo abbiamo fatto, rovinando una partita che si era incanalata bene". Quando, in avvio di ripresa, il Salsomaggiore ha accorciato le distanze, il Ravenna è andato un po’ in ansia da prestazione.

Ma per il ventiseienne centrocampista capitolino, le motivazioni del ‘mezzo suicidio’ sono altre: "Agitazione dopo il 1° gol subito ad inizio ripresa? Non credo. Però, effettivamente, non abbiamo proseguito nel solco tracciato. Non giocando più la palla in maniera veloce, e dunque facilitando la pressione avversaria, abbiamo dato loro il modo di restare vivi. Ed è una cosa che non possiamo permetterci. Avremmo dovuto chiudere la partita, poi, magari, alleggerire col possesso palla. L’errore è stato nostro, ci servirà da lezione, in particolare la gestione del 2° tempo. Questo campionato è lungo e ci sono squadre che, soprattutto al Benelli, ci faranno sudare. Sappiamo qual è il nostro valore, e sappiamo quello che possiamo fare. Ma sappiamo anche che, una volta avanti 2-0 non prossimo permettere alla squadra avversaria di tenerla viva. Per fortuna domani siamo già in campo per un’altra partita. La strada è delineata".

Il Ravenna è atteso ora dalla trasferta di domani pomeriggio ad Agliana nel primo dei 6 turni infrasettimanali della stagione, dove si troverà di fronte l’ex portiere Spurio ed una squadra reduce dal 2-2 di Lentigione. Scontata una revisione tattica nell’undici da opporre all’Aglianese, ma Sabelli resta pronto all’uso: "Non nasco play, però il gioco di mister Serpini permette a noi centrocampisti di ruotare nelle zone del campo. Non c’è mai una posizione statica. Se seguiremo quello che ci suggerisce e ci propone il mister, faremo grandi cose".