"Ravenna-Forlì, vedo un derby a suon di gol"

Manuel Nocciolini, doppio ex, ha segnato quasi la metà delle sue reti in Romagna: "Le seguo ancora entrambe e le ricordo con affetto"

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Centosette gol in carriera quasi la metà dei quali segnati indossando le maglie di Forlì e Ravenna che si affrontano domenica nel derby al ‘Benelli’. Manuel Nocciolini è il barbuto centravanti che in entrambe le squadre ha lasciato ricordi indelebili. Trentatré primavere (sua figlia, la piccola Sofia, è nata da poco) il bomber nato a Piombino gioca in questa stagione nel Giugliano: i campani, neopromossi in serie C, sono quarti. Cresciuto nelle giovanili della Fiorentina, dopo un lungo girovagare che lo ha portato fino in serie B col Parma, Nocciolini non ha dimenticato la Romagna dove ha gettato le basi di una carriera di ottimo livello.

Segue ancora le vicende delle due squadre romagnole?

"Certamente! Mi tengo sempre aggiornato sulle due formazioni. Quest’anno, a quanto pare, le sorti si sono invertite rispetto alla stagione scorsa. Il Forlì sta viaggiando nella parte alta della classifica mentre il Ravenna ha un po’ deluso i pronostici che lo vedevano tra le protagoniste".

Dopo tanti anni che ricordi ha delle due squadre che si affrontano domenica?

"Ricordo sempre con affetto le stagioni trascorse con Forlì e Ravenna: due tappe per me fondamentali".

I ricordi più vivi del campionato giocato al ’Morgagni’?

"A Forlì, grazie al ds Sandro Cangini che mi portò in biancorosso prelevandomi dalla Ribelle, la mia storia calcistica ha svoltato. Nella stagione 2015-’16, infatti, ho stabilito il mio record di 25 reti, più una nei playoff. Ricordo che ho eguagliato il record di reti in una stagione di Sebastian Petrascu: mi fa un grande piacere, soprattutto perché l’ho stabilito in una società storica".

Dei 2 anni trascorsi al Benelli, invece, cosa conserva?

"Dopo l’esordio col Parma, tra i professionisti, dove conquistammo la B grazie anche ai miei 12 gol, e il campionato seguente in serie B, arrivai a Ravenna dopo una stagione col Pordenone poco fortunata. E proprio nei 2 tornei di C col Ravenna, con 19 reti, si è concretizzato il mio secondo rilancio".

Il gol più bello tra i 45 segnati con le due squadre?

"Senza dubbio la rovesciata messa in rete per i galletti proprio nel derby Ravenna-Forlì".

Era il 29 novembre 2015, finì 1-1. Domenica, sulle due panchine siederanno due allenatori che ha conosciuto.

"Ricordo Mattia Graffiedi che in quei tempi era nelle giovanili biancorosse: un ragazzo serio con tanta voglia. Non lo conoscevo come tecnico ma gli ottimi risultati con la prima squadra testimoniano il suo valore".

E Massimo Gadda? Lo ha avuto al Forlì ma oggi guida il Ravenna.

"Al mister devo veramente tanto. Quando arrivai a Forlì fu lui a spostarmi sull’esterno e, grazie alla sua felice intuizione, ho disputato la mia miglior stagione. Quella che mi ha aperto la strada. Spesso Gadda mi diceva scherzando: ‘Oltre alla posizione ti ho cambiato anche il conto in banca...’".

Tra i giocatori delle due squadre chi ha incrociato?

"Ho giocato nel Forlì con Paolo Rrapaj: una forza della natura sulla fascia, mentre nel Ravenna ho giocato con Matteo Ronchi, ora in biancorosso: un difensore granitico che sa il fatto suo".

Da ex di entrambi i club quale segno metterebbe nella colonna del Totocalcio?

"Un derby così sentito è aperto a ogni soluzione. Di certo il Forlì attraversa un momento migliore ma io pronostico un bel pareggio, magari con tanti gol".

Franco Pardolesi