
Andrea Grammatica, direttore sportivo del Ravenna: con 51 punti e 4° posto a -2 dal Forlì a 6 giornate dalla fine, qual è la prima cosa che le viene in mente, guardando la classifica?
"Se, alla ripresa dopo la sosta, supereremo l’esame Mezzolara, potremo ambire a pareggiare il risultato tecnico dello scorso anno, quando arrivammo secondi, ma formalmente terzi, per via della vittoria a tavolino col Seravezza".
Dunque il bicchiere è mezzo pieno?
"Prima di esprimermi, sono curioso di vedere la partita di Budrio contro il Mezzolara. Per noi, la sfida con un avversario di quel tipo, è un tallone d’Achille, come lo sono stati i match contro Real Forte Querceta e Corticella. Ecco perché resto prudente".
Il quarto posto è già un miracolo, oppure il Forlì si deve preoccupare?
"Se mi guardo indietro, e per come eravamo messi, è già un miracolo. Abbiamo toccato anche il 14° posto e, senza renderlo pubblico, c’erano delle paure di non riuscire a raddrizzarla. La partita col Mezzolara diventa un test per capire se possiamo giocarci gli scontri diretti, oppure se dobbiamo preoccuparci di conservare il semplice accesso ai playoff".
Aver cambiato 8 giocatori al mercato di riparazione è una ammissione di colpa per il mercato estivo?
"Qualche scelta è stata sbagliata. In generale è stata una esigenza. Abbiamo deciso di alleggerire la rosa, poi abbiamo adattare l’organico al modulo del nuovo allenatore. Senza dimenticare Terigi e Sabelli, che hanno chiesto di avvicinarsi a casa".
Abbey, Venturini, Grazioli, Lisi, quel è la rivelazione fra gli under?
"Per continuità di rendimento, Abbey. I giovani sono stati tutti bravi. Abbiamo giocato anche con 7-8 under, e tutti hanno dimostrato di essere all’altezza. Qualcuno di loro andrà in categoria superiore. Ai ‘vecchi’ della squadra, per responsabilizzarli, ho detto diverse volte che i baby hanno avuto il rendimento migliore".
Come giudica Gadda?
"Ha fatto un grande lavoro, prima di tutto dal punto di vista umano. È stato bravo, perché ha sempre creduto nel valore della squadra, anche nei momenti di difficoltà. Questa fiducia ha permesso a diversi giocatori, come Lisi e Marangon, di rilanciarsi".
La conferma è scontata?
"La decisione spetta alla società. Io dirò la mia. Il bilancio resta comunque positivo".
E il futuro di Grammatica?
"Sono in scadenza e a disposizione della società. Abbiamo effettuato un incontro interlocutorio. Ho dato la disponibilità ad essere giudicato e valutato".
Però, i piani e le strategie si abbozzano adesso...
"Il presidente Brunelli conosce le tempistiche del calcio e sa che, ad esempio, per poter opzionare i giovani migliori, o per avviare le trattative per le conferme, i tempi sono più o meno maturi".
Vincendo i playoff, il Ravenna accetterebbe il ripescaggio oneroso in C?
"Non è una decisione che mi compete. Puntiamo al miglior risultato possibile".
Roberto Romin