Ravenna in vena di regali, il Rimini è lontano

Tre gol del Carpi (due degli ex Bolis e Raffini) demoliscono l’imbattibilità casalinga. Il raddoppio su un patatrac difensivo giallorosso

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Ravenna

0

Carpi

3

(4-3-3): Botti; Haruna (35’ pt Mendicino), Antonini Lui, Nagy, D’Orsi (44’ st Ercolani); Lussignoli (20’ st Campagna), Prati, Spinosa; Saporetti, Guidone, Belli. A disp.: Menegatti, Guerra, Podestà, Andreani, Angelini. All. Dossena.

CARPI (4-3-3): Ferretti; Gizzardi, Boccaccini, Calanca, Montebugnoli; Lordkipanidze (45’ st Dipinto), Bolis (20’ st Bottalico), Borgarello (35’ st Carrasco; Villanova (15’ st Aldrovandi), Raffini (30’ st Sivilla), Togola. A disp.: Luseti, Uni, Crotti, Vigolo. All. Bagatti.

Arbitro: Viapiana di Catanzaro (Storgato e Pandolfo).

Reti: 4’ pt Bolis, 21’ Raffini; 42’ st Sivilla.

Note – Spettatori paganti 664; abbonati 620; incasso 5.630 €. Ammoniti: Montebugnoli, Ferretti, Prati. Calci d’angolo 8-5. Rec.: 1’ e 3’.

Sono gli ex, ma anche una clamorosa topica difensiva, a mettere ko il Ravenna nel recupero di ieri al Benelli contro il Carpi. Il risultato – forse anche troppo severo – fa saltare l’imbattibilità casalinga e chiude virtualmente il discorso promozione, anche se l’aritmetica (Rimini a +6 con 4 gare da disputare) tiene in vita la speranza in chiave promozione.

La prima sorpresa è alla lettura delle formazioni. Oltre a Calì, mister Dossena deve fare a meno di mezza difesa, ovvero Polvani e Grazioli. La pretattica del tecnico giallorosso partorisce un undici inedito, con Belli di nuovo ‘promosso’, e con Podestà e Campagna, entrambi in panchina. Gli under sono cinque. Emergenza anche fra gli ospiti, che propongono gli ex Boccaccini, Bolis e Raffini, tutti contemporaneamente in campo al fischio d’inizio. Saranno loro a spostare gli equilibri. L’avvio è tutto in salita. Haruna è ingenuo e il Carpi guadagna una punizione dai 20 metri. Dalla panchina, mister Dossena fa segno di spostare la barriera, ma il destro di Bolis si infila di giustezza all’incrocio dei pali. È il 4’, e il match cambia ovviamente volto. Il Ravenna prende il comando delle operazioni; il Carpi si chiude, e scompaiono le praterie. Almeno per i giallorossi, perché gli ospiti ci vanno a nozze. Al 21’ arriva la seconda frittata. Quella con 6 uova. Lo spiovente di Villanova cade sul limite dell’area. Vai tu; no, vado io; Botti non chiama la ‘precedenza’ in maniera energica; Antonini Lui anticipa il portiere, e Raffini la deposita in rete.

Sullo 0-2 non cambia il canovaccio. Il Ravenna continua a dominare. Al 32’, sull’angolo di Spinosa, il colpo di testa di Haruna costringe Ferretti alla deviazione. Il Carpi va in affanno e pensa solo a difendersi. Le mischie in area carpigiana si susseguono senza soluzione di continuità. Ma non è il gioco congeniale ai giallorossi. Saltano molti schemi. Serve coraggio. Entra Mendicino e si passa al 4-2-4, come a Lentigione. Al 40’ Prati fallisce la più facile delle occasioni. Al rientro dagli spogliatoi c’è Podestà. All’8’, altra occasionissima, il colpo di testa di Guidone colpisce la traversa. Al 13’ il Ravenna reclama per un gol-non gol. Quando Boccaccini calcia, la palla ha già oltrepassato la linea, ma il guardalinee dei ‘distinti’ non è d’accordo. Al 26’ la magìa di Guidone meriterebbe miglior sorte. Il sipario cala al 42’ quando sul contropiede ospite, Sivilla colpisce in diagonale per il tris.

Roberto Romin