Ravenna obbligato alla C per non perdere i big

Il Consiglio federale ha reso noti i criteri per la promozione: davanti alla vincente dei playoff, le squadre ’B’ di serie A e retrocesse dalla LegaPro

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Di fronte alla semifinale playoff in programma mercoledì, alle 16, al Benelli, perde ovviamente d’interesse la vigilia del match di domani a Coreglia Antelminelli contro il Ghiviborgo. Il Ravenna tornerà proprio nello stadio dove – nel 2015 – conquistò la promozione in serie D, ma giocherà per onor di firma, lasciando a riposo i titolari che dovranno poi scendere in campo mercoledì. Nel frattempo si stanno concretizzando sempre di più i discorsi in prospettiva. Tutto dipende ovviamente dall’esito dei playoff. Se la squadra di mister Dossena non dovesse vincerli, al 99,9% si ripartirebbe dalla serie D. In caso di successo invece, il club di via della Lirica non vorrà farsi trovare impreparato di fronte alla possibilità del ripescaggio in serie C. Nella recente intervista rilasciata al nostro giornale, il presidente Brunelli è stato ermetico, ma anche possibilista ("L’intenzione è quella di dare continuità al meraviglioso lavoro svolto dallo staff tecnico, per cui verranno ricercati tutti gli strumenti utili per trattenere gli attori protagonisti di quest’annata"). L’altro giorno, il Consiglio federale della Federcalcio, al netto degli aspetti economici (serviranno 300mila euro di contributo a fondo perduto), ha reso noti i criteri e soprattutto l’ordine per i ripescaggi in serie C.

La precedenza verrà accordata alle società di serie A che vorranno iscrivere la ‘squadra B’ (ipotesi remota), come fece a suo tempo la Juve con l’under 23. Al 2° posto dei criteri, c’è il ripescaggio di una retrocessa dalla Lega Pro. Infine, al 3° posto, una squadra in arrivo dalla serie D. Se il Ravenna vincesse il playout, sarebbe la pretendente principale. E, se davvero scegliesse questa strada, saprebbe in anticipo che, la ‘risposta’ da parte della Federcalcio, arriverebbe probabilmente ai primi di agosto. Tutte queste eventualità non spaventano la dirigenza giallorossa che, fra budget preventivi e investimenti che andrebbero in fumo, sta valutando attentamente la cosa. In caso si dovesse ripartire dalla serie D, sarebbe molto difficile riuscire a trattenere i big Prati e Saporetti (foto). Così come potrebbe succedere che, a mister Dossena, venga proposto un progetto in categoria superiore.

Progetto che, al dt Grammatica, è già stato offerto. Viterbese e Teramo di serie C hanno già bussato alla porta del dirigente spezzino, anche se l’offerta (tecnica) che lo potrebbe averlo messo in difficoltà, è quella che ha ricevuto sottotraccia dall’Alessandria, appena retrocessa dalla serie B. L’attesa per gli sviluppi non sarà lunga. Mercoledì il Ravenna affronterà Mezzolara, Correggese o Carpi in semifinale; domenica 29 (sempre al Benelli) l’eventuale finale. Dopodiché, il futuro sarà già ‘presente’.