Ravenna women in Coppa Fa visita al Sassari Torres

Primo turno in Sardegna contro la storica formazione isolana. L’altra squadra del triangolare è la Sampdoria, neopromossa in serie B

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È tempo di Coppa per il Ravenna Women, volato ieri in Sardegna per affrontare oggi pomeriggio (ore 14,30) nel primo turno della seconda competizione nazionale, la storica formazione del Sassari Torres, sette scudetti conquistati tra il 1994 e 2013 e tornata quest’anno in serie B dopo essere sparita dai radar del calcio che conta.

Si gioca al Campo Comunale "Basilio Canu" di Sassari: arbitro Matteo Manis di Oristano. È la prima partita del triangolare che vede, come terza forza, la Sampdoria, da quest’anno – rilevati i diritti del Florentia San Gimignano – nella massima serie femminile. Sarà fondamentale, naturalmente, iniziare con una vittoria, per provare a giocarsi la qualificazione nell’ultima partita contro le doriane, gara che si disputerà il prossimo 19 dicembre.

Nel frattempo, invece, si disputerà la sfida – sempre in Sardegna – tra la Torres e la Samp, che potrebbe rivelarsi fondamentale per la differenza reti. La Torres, al contrario delle ravennati, è entrata nella competizione con il turno preliminare, riservato alle quattro neopromosse in serie B. Le sarde, hanno battuto a domicilio le altre isolane in gara, ovvero il Palermo, per 1-0, grazie alla rete messa al segno a inizio ripresa da Scarpelli. Tra l’altro, per uno strano scherzo del destino, Torres e Ravenna si affronteranno nuovamente in campionato la prossima giornata in cui si gareggerà, ovvero il 31 ottobre, dopo due settimane di stop.

La posizione di classifica è diametralmente opposta: la Torres è nel quartetto di coda con 1 solo punto con appena 1 rete messa a segno e 9 subite. Ravenna, invece, ha iniziato in maniera decisamente soddisfacente questa stagione, sotto la nuova guida tecnica Andrea Camanzi: per le giallorosse, terza posizione in graduatoria – a 3 punti dalla coppia Chievo-Bari – grazie anche al miglior attacco della serie B, con 12 gol messi a segno, come il Tavagnacco.

Ugo Bentivogli