Riecco Magnanini: "È un Ravenna propositivo"

Il difensore 19enne ritorna in giallorosso dopo il grave infortunio dell’ottobre 2021: "Ripartire da qui è una scelta di cuore"

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Dove eravamo rimasti? A mercoledì 6 ottobre 2021. Quel giorno, il Ravenna di mister Dossena superò 3-1 al ‘Benelli’ il Lentigione nel turno infrasettimanale valido per la terza giornata del campionato di serie D. Sorrisi e festeggiamenti, ma non per Luca Magnanini, che – a seguito di un contrasto con Formato, punito peraltro con un rigore poi parato da Botti – si infortunò gravemente al ginocchio, e fu costretto a lasciare Ravenna per dedicarsi ad un lungo percorso riabilitativo. Ieri il club di via della Lirica ha ufficializzato il ritorno del diciannovenne difensore esterno sinistro (classe 2003), che torna così a giocarsi le proprie chance.

Magnanini, perché proprio il Ravenna?

"Volevo ripartire da Ravenna perché è il club dove avevo interrotto il mio percorso e dove mi ero sentito subito bene con lo staff, coi compagni e con tutti. Direi che è stata anche una scelta di cuore. Anzi, è stata soprattutto una scelta di cuore". Dal giorno del grave infortunio, cos’è successo?

"Mi sono infortunato alla terza giornata di campionato, in casa contro il Lentigione, rompendomi il legamento crociato e il collaterale laterale. Mi sono sottoposto a intervento chirurgico a fine novembre. Da lì è iniziato il percorso riabilitativo, svolto nel centro sportivo della Spal, visto che ero ancora tesserato per loro. La riabilitazione è durata 7 mesi. Adesso sono pienamente recuperato".

Come ha accolto la telefonata del diesse Grammatica?

"È stata una scelta quasi improvvisa. La sera alle 10 ho deciso di accettare la proposta del direttore Grammatica, e la mattina dopo, alle 9, ero già sul pullman per raggiungere Crema, dove avremmo giocato l’amichevole. È stato tutto rapidissimo".

Rapidissimo, ma forse anche ‘emozionante’...

"Sì, ero molto contento di quello che stava succedendo. Il minimo disagio logistico non mi ha assolutamente pesato, perché la mia volontà era quella di tornare. Non potevo non scegliere di nuovo Ravenna".

Da titolare fisso – per la quota 2003 – nella passata stagione con Dossena, a ‘giocarsi il posto’ con mister Serpini. Qual è stato l’impatto con la nuova realtà e con la nuova mentalità del tecnico giallorosso?

"È stato un impatto sicuramente positivo. La filosofia di mister Serpini è chiara, la sua squadra deve sempre giocare la palla. Predilige un calcio propositivo, veloce e aggressivo. In sintesi è un calcio bello da giocare".

Parlando di questioni tattiche, l’abbiamo vista impiegato anche nei tre centrali difensivi. Sensazioni?

"A parte un paio di circostanze quando giocavo nella Primavera dell’Imolese, è stata una delle prime volte che mi sono cimentato nella difesa a tre, facendo il ‘braccetto’ di sinistra. Stiamo provando questa soluzione in allenamento e devo dire che mi sento bene anche in quel ruolo. Penso che possa essere una valida opzione per quel che mi riguarda".

Roberto Romin

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