Sarà una Fondazione il fulcro del nuovo Basket Ravenna

Formata da un gruppo di aziende guidato da Unigrà e Sapir gestirà il sodalizio e le risorse per il campionato di serie A2

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Sono giorni caldi in casa Basket Ravenna poiché i tempi sembrano maturi per il passaggio di consegne fra lo storico presidente Roberto Vianello e il nuovo soggetto che guiderà la società da adesso in poi. Non c’è ancora nulla di ufficiale, ma ciò che sembra emergere in questi giorni è che sarà un gruppo di aziende riunite sotto il nome di Fondazione Ravenna Basket a portare avanti la tradizione di questo sport in città.

Trainato da Unigrà e Sapir, che rimarranno come main sponsor, questo gruppo dovrebbe acquistare il titolo sportivo dalla Piero Manetti e mantenere quindi la categoria. Ad appoggiare anche economicamente la Fondazione ci sarà come sempre il Club Ravenna nel Cuore e tutti quei piccoli imprenditori amici della società che hanno sempre sostenuto il sodalizio di via della Lirica. Queste entità uniranno le forze per mettere insieme un budget adatto a costruire una squadra che possa togliersi qualche soddisfazione, senza però strafare economicamente. Come il Basket Ravenna ha sempre fatto del resto, poiché, come ama sottolineare Giorgio Bottaro, "Ravenna è abituata a fare molto con poco".

Occhio però ai nuovi format della categoria che potrebbero complicare la nuova stagione. Questi infatti prevedono, entro il 2025, uno sfoltimento della serie A2 che passerà dalle attuali 28 a 20 squadre. Il passaggio sarà graduale, ma già dall’annata 2023-2024 le squadre che prenderanno parte alla categoria diventeranno 24. Ciò vuol dire 6 retrocessioni a partire dalla stagione entrante, ovvero 4 per girone, a fronte di 2 sole promozioni in serie A e di 4 promozioni dalla serie B. In altre parole un campionato molto più impegnativo per quanto riguarda le zone medio basse della classifica, che giocoforza coinvolgeranno un numero maggiore di squadre.

Tornando alla rivoluzione societaria in corso a Ravenna, entro la fine della settimana prossima dovrebbero giungere notizie più certe sulla costituzione del nuovo soggetto e alle persone che dovranno guidare questa nascente realtà. Verosimilmente ci saranno alcune differenze rispetto al passato poiché non sarà facile individuare una figura altrettanto carismatica che possa sedersi sulla poltrona di Vianello. Una delle differenze potrebbe quindi essere nel gruppo decisionale che diventerebbe così più allargato rispetto a prima, quando Vianello era il fulcro e il motore di tutto. Fatte le prime mosse a livello societario, il secondo passo sarà offrire le garanzie economiche per partecipare al nuovo campionato entro fine giugno, poi si parlerà di contratti.

Stefano Pece