Sofia Collinelli settima in Belgio È il miglior risultato nel World Tour

L’atleta gareggiava alla. Veenendaal-Veenendaal. "Il punto più alto per me. tra le professioniste".

Quattro ore di un buon allenamento hanno scandito la giornata di ieri dell’ex campionessa del mondo Juniores, Sofia Collinelli a Londra con la sua nuova squadra, la Israel Premier Tech Roland, formazione svizzera World Tour, la più importante delle categorie ciclistiche. È volata nella capitale inglese direttamente dal Belgio dove lo scorso weekend ha ottenuto il suo miglior risultato in assoluto in una corsa World Tour con il 7º posto nella Veenendaal-Veenendaal Classic, gara di 140 km in un circuito da ripetere due volte con un paio di salite consistenti. "Sono davvero felicissima – dice la ravennate dal ritiro londinese – mi sto sentendo molto bene e indubbiamente è il risultato più importante che ho ottenuto tra le pro: arrivare nella top ten in una gara World Tour dà davvero molta soddisfazione oltre che una grande fiducia e spinta per il futuro. Ora inizia il momento clou della stagione: qui faremo la RideLondon Classique, tre giorni di corsa sino a domenica. Poi lunedì partiamo dalla Gran Bretagna e andrò a Livigno per lavorare in altura. Dopo qualche giorno si aggregheranno anche altre mie compagne alla Israel Premier Tech Roland. E dal 30 giugno al 9 luglio ci sarà il Giro d’Italia femminile al quale parteciperò con la mia squadra". In mezzo anche gli impegni con la Nazionale per il ritorno in pista con la maglia azzurra. "Tornerò a Ravenna solo a metà luglio, alla fine del Giro ma sono contenta: ogni fine settimana si gareggia contro le avversarie più forti in assoluto e solo così si può crescere. Alla Veenendaal-Veenendaal sono arrivata col gruppo delle migliori e mi sono giocata la volata con lo stesso tempo della vincitrice: e più volate farò, più imparerò a giocarmi al meglio le mie carte per il successo, così come più gare di questo livello si fanno più si capisce come comportarsi in ogni momento della corsa. Domenica ho partecipato alla Anversa Port Epic Classic. Purtroppo mi sentivo bene ma non è andata come avrei voluto: ho avuto molte noie meccaniche e nei tratti di pavè l’ammiraglia non riesce a seguirti. Ho gareggiato in parte con la bici di una mia compagna e alla fine non è andata come sarebbe potuta andare. Ma ho grande fiducia. Anche nel lavoro che farò in altura perché è sempre utile e lo fanno diversi ciclismi che poi vanno forte nella seconda metà della stagione". Non ultimo il massese Filippo Baroncini, ex campione del Mondo Under23, che da anni si allena così.

Ugo Bentivogli

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