"Straordinari i tifosi dopo una tale sconfitta"

Bottaro, dg dell’OraSì, commenta il nettissimo ko subìto domenica al De Andrè: "L’abbraccio finale testimonia che i sostenitori sanno che sarà un anno duro"

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La ’batosta’ ricevuta dall’OraSì domenica al Pala De Andrè nel debutto del campionato ha lasciato tanto amaro in bocca, poiché ci si aspettava che la squadra ravennate potesse incontrare delle difficoltà, ma non che andasse letteralmente a sbattere contro un muro. Restano però negli occhi e nelle orecchie alcune belle sensazioni, come l’abbraccio dei tifosi a fine partita (nella foto) e la voglia del pubblico di incoraggiare i propri beniamini, bravi e coraggiosi, a loro volta, ad andare incontro alla folla per chiedere scusa della prestazione. Il direttore generale giallorosso non si tira certo indietro per commentare un esordio stagionale così difficile.

Giorgio Bottaro, cosa dire del pubblico ravennate?

"Ha avuto una reazione straordinaria in senso positivo. Quello che la squadra ha costruito negli ultimi anni è un affetto profondo e la contrazione delle possibilità economiche che abbiamo dovuto affrontare nel costruire la squadra ha legato ancora di più il tifoso ai suoi giocatori. L’applauso alla fine della partita e la partecipazione con cui hanno salutato i ragazzi testimoniano questa comprensione e questo legame".

Quindi nessun allarmismo per un campionato che appare così difficile?

"I nostri sostenitori hanno compreso che sarà un anno duro e sanno che la corsa non va valutata sul singolo passaggio, ma sulla somma delle nostre prestazioni fino a maggio dell’anno prossimo. È un bel segnale da parte loro che mi sento di sottolineare".

Si potrebbe obiettare però che nei momenti di maggiore difficoltà, quando la squadra avrebbe avuto bisogno di un maggiore incoraggiamento, il palazzetto è rimasto piuttosto silenzioso.

"Ci può stare un calo dell’intensità sonora ed il merito è anche dei nostri avversari: infilare sette triple su otto tentativi consecutivi, spezzerebbe le gambe a chiunque, anche al più caldo degli appassionati. Voglio sottolineare quindi soltanto i lati positivi di questa domenica e uno di questi è stata la presenza di un manipolo di otto tifosi provenienti da Cesena. Era un gruppo che tifava per i Tigers e che non ha seguito la squadra nel passaggio a Cervia, ma ha preferito venire a Ravenna. Sono rimasti colpiti dal nostro pubblico, composto da famiglie che tifa sempre per la propria squadra e mai contro gli avversari. Quello che hanno visto gli è piaciuto, perché quei tifosi hanno la nostra stessa filosofia".

Tornando ai supporters ravennati, questi si esprimono anche sui social e in quel contesto qualcuno ha mugugnato sull’atteggiamento dimesso di Lotesoriere durante la partita.

"È presto detto (sottolinea con un sorriso Bottaro ndr): un allenatore decide quale deve essere il suo linguaggio del corpo e il suo atteggiamento anche in base ai giocatori che ha. In alcune amichevoli Lotesoriere si è accorto che alcuni giocatori quando venivano sollecitati in maniera troppo dura, visto che sono molto giovani, rischiavano di perdersi. In certe situazioni è necessario quindi un atteggiamento pacato per gestire la squadra ed è questa la condotta scelta domenica scorsa dal nostro allenatore".

L’OraSì tornerà al lavoro oggi per preparare la delicata trasferta di Chieti, una sfida che appare già come uno scontro diretto per la salvezza.

Stefano Pece