
BLACKS FAENZA
70
TECNOSWITCH RUVO
76
BLACKS FAENZA: Galassi 12, Papa 6, Siberna 2, Vico 5, Naccarine, Poggi 10, Ballarin ne, Petrucci 11, Aromando 16, Tomasini 8, Pastore ne, Belmonte. All.: Garelli
TECNOSWITCH RUVO DI PUGLIA: Aloia ne, Galmarini 20, Granieri, Toniato 12, Contento 13, Ghersetti 2, Traini ne, Leggio 6, Diomede 15, Boev 8. All.: Campanella Arbitri: Castellano - Purrone
Note. Parziali: 12-11; 30-39; 48-61. Tiri da 2: FA: 1135, RU: 1828; Tiri da 3: FA: 932, RU: 723; Tiri liberi: FA: 2133, RU:; Rimbalzi: FA: 36, RU: 48. Usciti per falli: Galassi, Poggi, Boev e Ghersetti
Cinque minuti da incubo e qualche errore di troppo, negano ai Blacks la finale di Supercoppa. A giocarsi il trofeo oggi alle 16.30 saranno Ruvo di Puglia e Pielle Livorno, ma ai faentini restano tante recriminazioni per l’eliminazione, pur dando i giusti meriti alla Tecnoswitch che ha vinto senza Traini e Jackson, mentre nei romagnoli mancava ancora Pastore. Faenza parte contratta e nonostante i tanti errori offensivi chiude il primo quarto avanti 12-11 (7 punti sono del solo Tomasini) poi arriva il black out. Due soli punti, entrambi dalla lunetta, nei primi 5’ del secondo periodo e una difesa poco attenta soprattutto sotto canestro, permettono a Ruvo di Puglia di portarsi sul 27-13 grazie ad un gioco fin troppo lineare e senza particolari acuti. La reazione dei Raggisolaris non tarda ad arrivare come dimostrano il break di 16-2 e le due volte in cui si portano sotto di 7 lunghezze. Il problema è l’attacco che continua a essere da dimenticare: emblematico il 17,6% dal campo nei primi venti minuti, statistica che comunque permette di andare all’intervallo sotto 30-39. La partita è dunque aperta, ma Ruvo di Puglia ha il merito di essere cinica e di colpire al momento giusto, come con Contento a fil di sirena del terzo quarto, autore del tiro da tre del 61-48. Pur con poche rotazioni e con tanti giocatori gravati da falli, la Tecnoswitch tocca il 66-50 e proprio nel momento più difficile i Raggisolaris reagiscono alla grande. I faentini iniziano a gettare le basi per la rimonta approfittando anche della stanchezza degli avversari con le triple di Galassi e un buon gioco di squadra. Due armi che le permettono di arrivare sul 67-72 a 2’43’ dalla fine con Papa che fallisce i liberi del -3. Ruvo risponde ancora una volta con Diomede che riporta i suoi sul 75-67 a un minuto dalla fine. Faenza ci mette il cuore e prova fino all’ultimo, ma il miracolo non riesce. Questo passo falso servirà alla squadra per crescere in vista del campionato, dove si inizierà davvero a fare sul serio.
Luca Del Favero