Torrione e Manù Benelli uniscono le forze

Accordo tra la società di B1 e la Volley Academy della campionessa: create squadre che disputeranno serie minori e campionati giovanili

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La compilazione della rosa della Teodora Torrione che affronterà il campionato di serie B1 è ormai terminata. Le ragazze si presentano simpaticamente sulla pagina facebook della società con brevi video-selfie in cui si dicono felici della scelta e smaniose di cominciare. Il direttore sportivo Daniele Ricci ha messo in mano ai coach Focchi ed Ercolessi un gruppo con atlete dai diversi profili anagrafici e di curriculum.

Si va da atlete affermate in categoria come Vingaretti, Rubini e Aluigi, al giovane e confermato libero Toppetti, alla ’pattuglia toscana’ comprendente le schacciatrici Mandò (2001 da Firenze) e Giardi (’97 da Siena) e la centrale Marku (versiliese, transitata dal Volleyrò Roma), oltre alla confermata centrale Casotti e a tre promozioni dal vivaio (Casali, Benzoni e Masotti, di ritorno da Piacenza).

Ma in un volley cittadino che patisce la difficoltà ad armonizzare le proprie forze fa notizia la raggiunta intesa fra la Teodora Torrione e il Volley Academy, ’creatura’ di Manù Benelli (nella foto, leggendaria capitana dei tempi ’imperiali’) che ha svolto negli anni scorsi un’interessante attività giovanile e di base.

"L’obiettivo – dicono all’unisono le due ’anime tecniche’ del progetto, Maria Grazia Montevecchi e la stessa Manù Benelli – è quello di allargare la nostra attività per dare a ciascuna ragazza la possibilità di gioco più adatta al suo valore e alle sue ambizioni". Una fusione? "Non proprio – precisa la Benelli – le squadre giocheranno con i loro codici, ma in un’ottica di collaborazione".

Nella squadra tecnica spiccano i nomi dell’israeliana Orit Berger, che si è recentemente unita al Volley Academy e la confermata Ritschelova (ex bandiera della nazionale ceka). "Saremo al via in tutti i campionati dalla B1 in giù e in tutte le categorie giovanili – aggiunge la Montevecchi - con squadre che giocheranno con un unico nome". Un unico nome? Potrebbe essere abbandonata la denominazione ’Teodora’? Manù Benelli è l’ultima che vorrebbe disfarsi di un marchio che ha contribuito a rendere una griff conosciuta nel mondo, ma è realista: "C’è bisogno di dare un segno di discontinuità e di novità. Ci troveremo a breve e ne parleremo".

Obiettivi? "E’ chiaro che bisogna ricostruire, dopo che la città ha perso la squadra di A2 e alcune forti ragazze del vivaio – riconosce Montevecchi – ma abbiamo brave giovani che stanno crescendo e c’è voglia di ricostruire le basi per un ritorno di Ravenna in serie A, anche se siamo consapevoli che lo sbalzo tecnico ed economico fra una B1 e una A2 è notevolissimo". "Giro molto l’Italia – aggiunge Manù Benelli che ha una ricca attività di ’promoter’ della pallavolo nel Paese – e so quanto ancora il nome di Ravenna rappresenta per questo sport: un posto dove si vive bene e dove c’è tradizione. Dovremmo sfruttare meglio questo vantaggio. Lavoreremo per questo".

Marco Ortolani