"Videochiamata con mio fratello: era incredulo"

Roberto, schiacciatore neo acquisto della Consar, ha subito sentito Giulio: "Che brividi nel finale"

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di Marco Ortolani

Festa grande a casa Pinali, domenica, davanti al teleschermo. Ce la racconta Roberto, schiacciatore bolognese 27enne, nuovo acquisto della Consar RCM e fratello di Giulio, fresco campione del mondo. "Ci siamo radunati io, mia sorella Greta, gemella di Giulio (pallavolista anche lei, giocherà a Offanengo, in A2, ndr) e l’altro fratello, che invece gioca a calcio, con fidanzate e fidanzati. Ci siamo fatti portare le pizze con grande anticipo, per essere sicuri di essere pronti per l’inizio della partita".

Poi tutta d’un fiato?

"Sì, un’emozione grandissima e alla fine tutta la gioia per la vittoria".

Il contatto con Giulio è arrivato presto?

"Sì! Ci ha videochiamato dagli spogliatoi, era ancora frastornato per l’esultanza, non gli sembrava ancora vero!"

Qualche particolare dei festeggiamenti?

"Non molti. So che c’era di mezzo scommessa con Recine che si risolverà in una goliardata in centro a Katowice prima di ripartire. Cose loro. E’ un gruppo giovane dove Giulio mi ha detto di trovarsi bene e di sentirsi fra amici".

Quando è entrato in campo nel finale?

"Qualche brivido, perché stava andando tutto bene, la nostra Nazionale si avvicinava alla vittoria e non volevamo che proprio con l’ingresso di Giulio si scombinassero le cose; invece ha tirato fortissimo la prima battuta e avrebbe creato le condizioni per il punto anche con la seconda, peccato per quel fallo di piede".

Come ha gestito psicologicamente il suo ruolo di riserva con pochi spazi per giocare?

"Non siamo scesi in questo tipo di dettagli, ma so che ha grande ammirazione per il titolare Romanò e piena fiducia nelle scelte di De Giorgi, che reputa un grande allenatore".

Vi rivedrete a breve?

"Mi sa di no. Io sono qui a Ravenna e lui dovrà subito raggiungere il suo club (Siena, ndr). Ci rivedremo, come sempre, nelle giornate libere dopo le partite".

Gli altri pallavolisti della Consar hanno guardato la partita insieme?

"Non mi risulta, penso che ognuno si sia organizzato a modo suo. Io, comunque, ci tenevo a viverla in famiglia".

Visione "domestica" anche per coach Bonitta: "Grande dimostrazione di mentalità della nostra giovanissima squadra, che ha tenuto in situazioni difficili. Fra gli ex che ho allenato a Ravenna Lavia ha la dote di esaltarsi sempre nei momenti più importanti, come era accaduto all’Europeo; Recine, ne sono certo, avrà dato un insostituibile contributo alla qualità e alla motivazione degli allenamenti; Pinali non ha tremato in un momento topico; Russo ha trovato un meritato riscatto dopo tanti infortuni. Il tutto orchestrato dalla strabordante leadership di un giocatore fantastico come Giannelli, che merita l’accostamento a Fabio Vullo, capitano di quel grande Messaggero che abbiamo avuto la fortuna di poter applaudire a Ravenna".