Vrankic, ora serve un cambio di passo

L’ala forte dell’OraSì, reduce dalla deludente prestazione contro San Severo, fa autocritica: "Devo gestire meglio i falli"

Vrankic, ora serve un cambio di passo

Vrankic, ora serve un cambio di passo

Inizia la fase più calda della stagione per l’OraSì. Una fase con tante incognite generate dalla presenza delle squadre del girone Verde, mai affrontate fino ad ora. Juvi Cremona, Rieti, Casale Monferrato e Stella Azzurra sono tutte formazioni che, al netto di una classifica deficitaria nel proprio girone, rappresentano scogli piuttosto appuntiti per le compagini del girone Rosso. Servirà quindi l’OraSì gagliarda degli ultimi due mesi per affrontare questo ciclo di sfide inedite e servirà anche un passo avanti da parte di qualche elemento che in questo ultimo periodo è andato a corrente alternata. Josip Vrankic (acquistato dalla società ravennate nel febbraio di quest’anno), a San Severo è stato uno dei peggiori in campo nonostante i 10 punti segnati. Non è riuscito a prendere posizione sotto canestro contro Daniel e non ha saputo gestire nella maniera giusta i falli a proprio carico. Da lui ci aspetta senz’altro di più, soprattutto come presenza sul pitturato.

"In questo ultimo periodo ho sofferto un po’ la fisicità delle squadre che abbiamo affrontato – spiega lo stesso Vrankic – ma credo che questo mi sia servito a crescere e fare esperienza". Anche il direttore generale Bottaro ha sottolineato la necessità di uno step ulteriore da parte di Vrankic poiché nel prossimo girone ci saranno americani esperti e duri da arginare. "È il mio primo anno tra i professionisti e gioco in una posizione relativamente nuova per me – ammette l’ala forte, originaria del Canada – ma non è colpa degli arbitri se ho giocato male a San Severo, sono io che devo essere più intelligente nella gestione dei falli. Devo evitare di spenderne di inutili e confidare nell’aiuto della difesa di squadra". Vrankic comunque è fiducioso sul lavoro che sta facendo in palestra e si dice soddisfatto di come si sta inserendo: "L’ambientamento è ottimo all’interno del gruppo, sia come affiatamento con gli altri che a livello di gioco. Obiettivamente le mie ultime due prestazioni non sono state granché, ma continuerò a prendere i miei tiri grazie alla fiducia che sento intorno e cercherò appunto di crescere difensivamente".

Saranno otto battaglie quelle che attendono i giallorossi. Serviranno almeno 10 o 12 punti per centrare uno dei primi due posti della classifica, ovvero quelli che portano alla salvezza diretta senza passare dalle sfide playout. Uno scenario inedito per l’OraSì che mai prima d’ora aveva lottato per non retrocedere. "Ci aspettiamo gare durissime – conferma il 13 dei giallorossi – secondo me quando tornerà Vittorio Bartoli avremo un’altra freccia al nostro arco. Un giocatore in più nelle rotazioni dei lunghi ci permetterà di arrivare più lucidi ai momenti che contano".

Cremona rappresenta una sfida inedita in tutti i sensi. Sia perché la Juvi Ferraroni è una neopromossa nella categoria, sia perché le due squadre non si sono mai incrociate nella loro storia. "Per quanto riguarda Cremona, non conoscevo i suoi giocatori, abbiamo cominciato a studiarla questa settimana, ma credo che la chiave di ogni gara sarà quella di concentrarci su noi stessi e fare le cose che sappiamo, senza ragionare troppo sull’avversario. Dobbiamo inoltre rimanere concentrati sulla partita e non uscirne mentalmente come invece abbiamo fatto domenica scorsa. Se giochiamo come abbiamo fatto negli ultimi due mesi – chiude Vrankic – abbiamo le carte in regola per salvarci direttamente". L’OraSì scenderà in campo domani in casa contro Cremona; fischio d’inizio alle ore 18.

Stefano Pece