Enrico Tabanelli morto, lutto nel mondo del volley ravennate

Popolarissimo dirigente sportivo, ma anche personaggio dedito alla solidarietà e al volontariato. Sabato le esequie

'Ico' Tabanelli, al centro con la proverbiale barba bianca, nel giorno dello scudetto 1991

'Ico' Tabanelli, al centro con la proverbiale barba bianca, nel giorno dello scudetto 1991

Ravenna, 31 gennaio 2019 - Il mondo del volley e del volontariato ravennate è in lutto per la scomparsa di Enrico Tabanelli, dirigente sportivo che ha contribuito a scrivere la storia del club cittadino, a cui ha mostrato grande amicizia e attaccamento fino alla fine. Negli ultimi anni, Tabanelli si era poi dedicato con grande trasporto alla solidarietà e al volontariato. Il presidente del Porto Robur Costa, Luca Casadio, i dirigenti, lo staff, le squadre piangono la scomparsa di ‘Ico’ Tabanelli, avvenuta questa mattina dopo una malattia inesorabile che non gli ha dato scampo. “Tabanelli – ha spiegato Luca Casadio – è stato un appassionato dirigente che ha contribuito a scrivere la storia di questa società, una storia densa di trionfi e di soddisfazioni, una militanza legata al periodo d’oro del Messaggero Ravenna, nata nel 1987 quando Giuseppe Brusi rilevò la società insieme ad un gruppo di imprenditori ravennati e al primo anno vinse subito la A2. Ma ‘Ico’, come tutti affettuosamente lo chiamavano, è stato soprattutto un uomo vero e serio e un grande amico della pallavolo ravennate. Un’amicizia e una vicinanza che ha mantenuto nel tempo, anche quando non aveva più incarichi dirigenziali, fino agli ultimi giorni della sua vita”. Casadio ha poi aggiunto: “L’ho avuto come dirigente quando giocavo, ma io l’ho sempre visto come un amico, una persona vera, sicuramente schietta, di quelli che non ha mai voluto mettersi in mostra. Ci ha messo molto del personale senza mai pubblicizzarlo. Avevamo un rapporto molto stretto e sono andato a trovarlo anche ieri, poco prima che ci lasciasse: per la prima volta si è commosso. Per delineare lo spessore dell’uomo cito questo aneddoto, che qualcuno della mia età può sicuramente rammentare: andammo a vedere una delle prime partite di pallavolo trasmesse dalla televisione; giocava l’allora Grondplast. Perdemmo, ma lui a fine gara ai microfoni dichiarò ‘Godiamoci questa giornata di sport’, con quella erre moscia che era un suo elemento caratteristico”. Anche Stefano Margutti, scudettato col Messaggero ed ex diesse giallorosso, ha voluto ricordare Tabanelli: “E’ sempre stato un vero amico della squadra e dello sport, uno di quelli sempre positivo e mai critico, sempre pronto a darci conforto nei momenti difficili. Era veramente strepitoso, con lui ci siamo divertiti, non ricordo che abbia mai fatto una critica a qualcuno. Mi piace ricordarne la positività che trasmetteva, e la sua generosità, tale da indurlo a comprare una macchina nuova, una Espace da sette posti, per portarci in trasferta l’anno che vincemmo la A2”. L’ultimo saluto a ‘Ico’ Tabanelli verrà dato sabato, alle 11, coi funerali celebrati nella chiesa di San Rocco.