Lecce, 21 novembre 2020 - Che si trattasse di una trasferta difficile lo si sapeva, ma tornare a casa con sette gol sul groppone è decisamente pesante. Pomeriggio da dimenticare immediatamente per la Reggiana, che al “Via del Mare” di Lecce è stata in balia dei forti giallorossi per tutta la gara. Irriconoscibili i granata, morbidi in fase di copertura, con praterie lasciate ai padroni di casa, e poco presente nell'arco di tutti i 90'. Conoscendo la mentalità del gruppo, la testa sarà già alla prossima gara per un immediato riscatto.
In porta c’è l’esordio in B di Venturi; prima stagionale anche per Costa in difesa, che con Ajeti e Rozzio per la prima volta compone il terzetto della difesa tipo granata. Dal centrocampo in su confermati gli uomini della gara contro il Venezia.
Già era difficile, e se si comincia male, le cose si mettono ancora peggio; e allora pronti, via, e pressing alto soffocante del Lecce che nel primo quarto d’ora chiude completamente la Reggiana nei propri ultimi venti metri. Al 4’ si sblocca la gara: cross di Mancosu dalla destra, Venturi esce in maniera incerta (forse complice anche il vento) e anche Libutti non è reattivo, così Coda insacca senza troppi problemi. La Reggiana è completamente in balia dei salentini che spingono continuamente, e tra il 6’ e il 7’ sfiorano il raddoppio prima con Stepinski (qui bravo Venturi) e poi con un sinistro da fuori di un Mancosu in stato di grazia.
Poi c’è qualche minuto di calma per la bufera giallorossa, ma al 20’ arriva il raddoppio: ancora un inspirato Mancosu imbuca per Coda che, con grande freddezza non sbaglia, e non c’è fuorigioco perché Ajeti non sale in tempo. Al 26’ la Regia, dopo qualche minuto di equilibrio apparente, va al tiro con un destro smorzato di Lunetta, e poco dopo Kargbo gira una palla in area ma non arrivano conclusioni.
Al 38’ il tris, e la Regia sembra davvero troppo passiva: tutto nasce da un innocuo rinvio dal fondo di Gabriel, Lunetta non vince il duello aereo con Stepinski, poi la palla arriva a Coda che appoggia indisturbato per Tachtsidis che dal limite ha tutto il tempo per prendere la mira e piazzare col mancino il colpo vincente. Nel finale di tempo qualche sprazzo granata: prima Libutti da ottima posizione pasticcia, poi Mazzocchi è bravissimo a girarsi rapido in area sul mancino, ma Gabriel a mano aperta gli nega il gol.
All’intervallo Alvini dice “non siamo noi”: in effetti la Regia non ha il solito agonismo, la solita coralità, la solita identità. Si riparte come era iniziato il primo tempo: Stepinski si fa tutto il campo e ancora una volta l’opposizione dei ragazzi di Alvini sembra troppo morbida, poi palla per Coda che di sinistro realizza la tripletta personale. Al 9’ Alvini cambia e passa ad un 4-3-1-2, e poco dopo arriva un gol dagli sviluppi di un corner: è Rozzio a battere di testa Gabriel, che poco prima aveva negato la gioia a Cambiaghi. Al 22’ Gyamfi, entrato ad inizio ripresa, dopo uno scontro fortuito con Tachtsidis lascia in barella il campo: c’è preoccupazione per il ginocchio sinistro che verrà valutato nelle prossime ore.
La partita ormai sostanzialmente non esiste più, ma il Lecce non si ferma e con facilità trova altre tre reti: prima Falco col piede debole (il destro), poi Majer con un tiro a giro e infine Calderoni (mancino deviato). Quattro assist per Mancosu, dominatore del campo. In mezzo qualche sussulto (Muratore e Cambiaghi), ma la Regia si ferma ad un solo gol realizzato.
Risultato pesantissimo: perdere a Lecce era certamente preventivabile, ma farlo così non piace a nessuno. Domenica prossima arriva a Reggio la Cremonese. Imperativo: ritornare ad essere la Reggiana di Alvini.
Il tabellino
LECCE-REGGIANA 7-1
Lecce (4-3-1-2): Gabriel; Adjapong, Meccariello (9’st Zuta), Lucioni, Calderoni; Paganini (1’st Majer), Tachtsidis, Henderson (35’st Listkowski); Mancosu; Stepinski (26’st Pettinari), Coda (9’st Falco). A disp.: Bleve, Vigorito, Pierno, Gallo, Gianfreda, Maselli, Rodriguez. All.: Corini
Reggiana (3-4-1-2): Venturi; Ajeti (1’st Gyamfi, 23’st Kirwan), Rozzio, Costa; Libutti, Rossi (19’st Pezzella), Varone, Lunetta (9’st Muratore); Radrezza (9’st Cambiaghi); Kargbo, Mazzocchi. A disp.: Voltolini, Gatti, Espeche, Martinelli, Zampano, Zamparo, Marchi. All.: Alvini
Arbitro: Maggioni di Lecco (Lo Cicero e Di Iorio; quarto uomo Santoro)
Reti: Coda (L) al 4’, al 20’ e al 5’pt, Tachtsidis (L) al 38’, Rozzio (R) al 13’st, Falco (L) al 24’st, Majer (L) al 30’st, Calderoni (L) al 39’st.
Note: partita giocata a porte chiuse. Ammoniti Paganini, Varone e Falco. Corner: 2-6. Non sono stati assegnati minuti di recupero.