Pescara Reggiana 1-0, la salvezza si allontana

Una vittoria oggi avrebbe rilanciato prepotentemente le speranze, invece è arrivata una sconfitta pesantissima.

Pescara Reggiana (un'immagine del match)

Pescara Reggiana (un'immagine del match)

Pescara, 4 maggio 2021 - Un’enorme delusione: la Reggiana perde contro un Pescara quasi in Serie C, e la salvezza si allontana. L’Ascoli ha pareggiato, Cosenza e Pordenone perso: la classifica dice Pordenone 41, Ascoli 41, Cosenza 35, Reggiana 34 e Pescara 32. Una vittoria oggi avrebbe rilanciato prepotentemente le speranze salvezza, invece è arrivata una sconfitta pesantissima. Non tutto è perduto: mancano due turni, e la Reggiana (34) è a -7 dall’Ascoli (41) prima squadra nei playout. Servono due vittorie con Spal (50) e Vicenza (44) : si gioca venerdì e lunedì. Sperando che Cosenza (35) e Ascoli perdano colpi.

Rispetto alla gara col Pordenone (con una difesa a tre che in fase difensiva diventava a quattro quando Libutti scalava sulla linea di Rozzio) il modulo è il 4-2-3-1, con Kirwan per Libutti e Gyamfi al posto dello squalificato Yao. Tornano dal 1’ Siligardi (l’ultima risaliva al 13 marzo a Cremona) e Kargbo, al rientro dalla squalifica. L’approccio è pessimo, e all’8’, infatti, il Pescara è avanti: Rozzio in uscita regala palla a Vokic, passaggio per Capone che dal limite indisturbato (morbida l’opposizione di Gyamfi e anche Varone) la piazza.

La Reggiana da ora all’intervallo si alza (così come il vento) provando a pareggiarla, ma non sempre in maniera concreta. Le occasioni sono sostanzialmente due; al 16’ con Laribi che ci prova con un destro a giro parato da Fiorillo, e al 20’ con Kargbo che spreca da ottima posizione con un sinistro alle stelle (poteva anche controllarla) dopo una bella azione sull’asse Siligardi-Kirwan.

La caccia al gol del pari riprende nel secondo tempo, ma le conclusioni latitano e anzi il Pescara riparte quando può. A mezz’ora dal termine i primi cambi: la Reggiana si ridisegna con Kargbo a sinistra, Cambiaghi a destra e Zamparo punta centrale. L’occasione del pari arriva subito: dopo un rimpallo Kargbo si ritrova la palla sulla parte sinistra dell’area e il mancino di prima intenzione si stampa sul palo. Poco dopo ci prova Ajeti in girata su angolo da buona posizione, ma la colpisce male.

Al 74’ arriva un’altra grandissima occasione per Kargbo, ma da ottima posizione non apre abbastanza l’interno destro, sparando in bocca a Fiorillo. 2’ dopo un episodio da moviola: Zamparo scatta a fianco di Guth, e il giovane difensore non trova la palla; uno di quei contatti da valutare, ma sembrano poter esserci gli estremi per il rigore. Deludente anche il finale, perchè è mancato l'atteso assalto disperato e rabbioso, e anzi il Pescara sfiora il bis al 90’ con Valdifiori (bravo Venturi), e al 93’ è strepitoso Ajeti in chiusura in piena area su un lanciatissimo Ceter.

Il tabellino 

Pescara (4-3-3): Fiorillo; Guth, Volta, Scognamiglio, Nzita (32’st Sorensen); Omeonga, Valdifiori, Machin; Vokic (15’st Masciangelo), Odgaard (25’st Giannetti), Capone (25’st Ceter). A disp.: Radaelli, Galano, Bocchetti, Riccardi, Tabanelli, Longobardi, D’Aloia, Chiarella. All.: Grassadonia Reggiana (4-2-3-1): Venturi; Gyamfi (25’st Lunetta), Ajeti, Rozzio, Kirwan (32’st Ardemagni); Varone (32’st Pezzella), Rossi; Siligardi (14’st Zamparo), Radrezza, Laribi (14’st Cambiaghi); Kargbo. A disp.: Cerofolini, Martinelli, Zampano, Libutti, Espeche, Muratore. All.: Alvini Arbitro: Ros di Pordenone (Berti e Palermo; IV uomo Di Martino) Reti: Capone (P) all’8’. Note: ammoniti Valdifiori, Odgaard, Gyamfi, Volta, Machin. Angoli: 4-7. Recuperi: 1’ e 4’. Gara giocata a porte chiuse.